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tmw / cagliari / Serie A
Cagliari, tutto passa per il centrocampoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 24 agosto 2019, 09:00Serie A
di Francesco Aresu

Cagliari, tutto passa per il centrocampo

Una campagna acquisti-cessioni di quelle da ricordare, su entrambi i fronti. Da una parte gli arrivi di Rog, Nainggolan e Nandez, uniti al ritorno di Pellegrini e, dall'altra, la storica cessione di Barella all'Inter, sacrificio necessario per poter rifondare la squadra. Il Cagliari affidato per il secondo anno consecutivo da Tommaso Giulini a Rolando Maran è, sulla carta, pronto a ricoprire il ruolo di sorpresa della Serie A: pochi club possono vantare una mediana come quella rossoblù, soprattutto considerando anche le riserve, da Cigarini a Castro, passando per Bradaric e Oliva. Giulini ha investito tanto per avere un centrocampo di qualità, sostanza e grinta come raramente si era visto in rossoblù. Eppure, nei sogni dei tifosi manca ancora l'ultimo sforzo, quello capace di trasformare un mercato da sogno in quello "perfetto", quella seconda punta da affiancare a Pavoletti e in grado di garantire 10-12 gol a stagione, sgravando così il livornese dal compito di unico (o quasi) realizzatore del Cagliari. E, contestualmente, anche dal ruolo di salvatore della patria insieme al compagno di nazionale Cragno, altro pilastro del gruppo rimasto orfano di Barella. Il mercato ha portato uomini di esperienza e qualità, specialmente a centrocampo con Nainggolan e Nandez su tutti, uomini in grado di prendersi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà.

Sia per la leadership, sia per la capacità di azzannare e rimettere in piedi le partite.

NON PIÙ PAVO-DIPENDENTI – Quello che spesso è mancato lo scorso anno, insomma. Perché se è vero che Pavoletti nella sua esperienza cagliaritana ha messo in mostra l'innata capacità di trasformare in gol quasi ogni pallone recapitatogli, è vero anche che l'ex Genoa e Napoli non possa sempre fare tutto da solo. Così come non si può sperare che Cragno sia sempre in giornata-sì, a maggior ragione ora che è ai box per il problema alla spalla. Quest'anno, però, la situazione sembra essere ben diversa e lo si è visto già dalla gara di Coppa Italia contro il Chievo, dove Nainggolan e soci hanno fatto intravvedere qualcosa di nuovo rispetto al solito spartito, per la gioia di un Maran che finalmente potrà spazzar via le critiche di una parte della tifoseria rossoblù che lo accusa di troppo difensivismo. Tanti automatismi ancora da sistemare, soprattutto in fase di rifinitura dove Birsa e Joao Pedro dovranno garantire la giusta dose di pericolosità e fantasia, oltre ai gol. In attesa di sapere se arriverà anche la tanto agognata seconda punta, ultimo tassello di un Cagliari formato Europa...