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TMW RADIO - Rastelli: "Questo Cagliari è consapevole della sua forza"
Il tecnico Massimo Rastelli ha detto la sua sui temi di attualità del calcio italiano in diretta a TMW Radio, durante Stadio Aperto.
Sul Cagliari
"Quattro anni fa, quando iniziò la mia avventura a Cagliari, si ripartì da zero. E' stato fatto un ottimo lavoro per risalire subito. Mi fa piacere vedere ragazzi con cui ho lavorato crescere anno dopo anno. Si stanno comportando alla grande. A dimostrazione che hanno raggiunto il pieno della loro maturità. Giulini è l'artefice principale di questo progetto. So qual è la sua ambizione, dove vuole portare il Cagliari. Anno dopo anno sta mettendo a segno dei tasselli per crescere. Nel 2017 da neopromossi giungemmo undicesimi, fu un risultato straordinario. Cerca sempre di vincere Maran, come facevo io. L'ultimo mercato ha fatto fare un salto di qualità alla squadra e lo sta dimostrando. E' consapevole della sua forza e non si abbatte se ci sono delle difficoltà".
Su Joao Pedro
"Non solo lui, ma anche gli altri stanno maturando. Lui lo sta dimostrando quest'anno. Essere partito bene, poi con il rinnovo di contratto, sta sentendo la fiducia dell'ambiente e sta dando il meglio di sè. A volte ha sentito troppo il peso della responsabilità".
Sull'Inter
"Conte è unico nel rigenerare e tirare fuori il meglio dai propri calciatori. Sta portando una squadra che ha qualcosa in meno della Juve in alto".
Sul campionato
"L'Atalanta sta ribadendo la sua crescita e si sta consolidando come squadra tosta. Mi piace la continuità di rendimento della Lazio, che può arrivare tra le prime quattro. Ci sono squadre che stanno deludendo ma siamo solo all'inizio".
Sulla Nazionale
"Sta facendo benissimo, dalle grandi delusioni si può crescere. Abbiamo dei giovani bravi e interessanti, che hanno avuto la possibilità di giocare titolari in A. E ne ha beneficiato la Nazionale. Bravo Mancini a convocarli, nonostante le poche presenze. Ci ha visto lungo. Ci sono calciatori come Barella o Castrovilli che hanno un grande futuro davanti a loro".
Su Izzo
"L'ho allenato nel 2013, nel primo anno di Avellino in C. Dimostrò subito grandissima personalità, è cresciuto tantissimo. Lui nasce centrocampista, poi si è spostato in difesa. Era sveglio, vedeva prima certe situazioni".
Su Castrovilli
"Può fare una grande carriera, ha tutti i mezzi. A Cremona si parlava delle sue qualità ma era molto discontinuo. Da gennaio dello scorso anno è tornato più convinto. La Fiorentina ha fatto bene a tenerlo".
Sul Cagliari
"Quattro anni fa, quando iniziò la mia avventura a Cagliari, si ripartì da zero. E' stato fatto un ottimo lavoro per risalire subito. Mi fa piacere vedere ragazzi con cui ho lavorato crescere anno dopo anno. Si stanno comportando alla grande. A dimostrazione che hanno raggiunto il pieno della loro maturità. Giulini è l'artefice principale di questo progetto. So qual è la sua ambizione, dove vuole portare il Cagliari. Anno dopo anno sta mettendo a segno dei tasselli per crescere. Nel 2017 da neopromossi giungemmo undicesimi, fu un risultato straordinario. Cerca sempre di vincere Maran, come facevo io. L'ultimo mercato ha fatto fare un salto di qualità alla squadra e lo sta dimostrando. E' consapevole della sua forza e non si abbatte se ci sono delle difficoltà".
Su Joao Pedro
"Non solo lui, ma anche gli altri stanno maturando. Lui lo sta dimostrando quest'anno. Essere partito bene, poi con il rinnovo di contratto, sta sentendo la fiducia dell'ambiente e sta dando il meglio di sè. A volte ha sentito troppo il peso della responsabilità".
Sull'Inter
"Conte è unico nel rigenerare e tirare fuori il meglio dai propri calciatori. Sta portando una squadra che ha qualcosa in meno della Juve in alto".
Sul campionato
"L'Atalanta sta ribadendo la sua crescita e si sta consolidando come squadra tosta. Mi piace la continuità di rendimento della Lazio, che può arrivare tra le prime quattro. Ci sono squadre che stanno deludendo ma siamo solo all'inizio".
Sulla Nazionale
"Sta facendo benissimo, dalle grandi delusioni si può crescere. Abbiamo dei giovani bravi e interessanti, che hanno avuto la possibilità di giocare titolari in A. E ne ha beneficiato la Nazionale. Bravo Mancini a convocarli, nonostante le poche presenze. Ci ha visto lungo. Ci sono calciatori come Barella o Castrovilli che hanno un grande futuro davanti a loro".
Su Izzo
"L'ho allenato nel 2013, nel primo anno di Avellino in C. Dimostrò subito grandissima personalità, è cresciuto tantissimo. Lui nasce centrocampista, poi si è spostato in difesa. Era sveglio, vedeva prima certe situazioni".
Su Castrovilli
"Può fare una grande carriera, ha tutti i mezzi. A Cremona si parlava delle sue qualità ma era molto discontinuo. Da gennaio dello scorso anno è tornato più convinto. La Fiorentina ha fatto bene a tenerlo".
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