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TMW RADIO - Bia: "Piatek? Magari con Ibra vicino avrà meno pressione"
Giovanni Bia, ex giocatore e procuratore, su TMW Radio:
Ibrahimovic al Milan?
"Bisognerebbe vedere la sua condizione fisica, perché nessuno l'ha vista. Spero non sia solo un'operazione di marketing per calmare l'ambiente, perché il Milan ha bisogno di giocatori con fame e voglia. Darà sicuramente una scossa e lo avrei preso anche io se sta bene. Un segnale bisogna darlo in qualche maniera, la situazione si sta appiattendo troppo".
Piatek che fine fa?
"Bisogna fare tante valutazioni, su tutte il ruolo che avrà Ibra in campo. Adesso non vale 40 milioni il polacco, dispiace, e al momento è un fallimento ma secondo me messo nelle condizioni giuste potrebbe tornare il Piatek visto a Genova. Magari con Ibrahimovic vicino ha meno pressione".
Europa League ancora possibile per il Milan?
"In Serie A può succedere di tutto, la rosa del Milan è importante e la classifica attuale non rispecchia i valori dei giocatori. Dopo le prime 4, che sono fuori categoria, i rossoneri ci possono stare. Servono continuità e certezze, che al momento non ci sono. Non si può cambiare tutto, uomini e modulo, ogni volta":
Sul lavoro di Pioli:
"Prima di Bergamo aveva fatto qualcosa di buono, era un Milan in crescita. Poi la sconfitta con l'Atalanta è stata pesante, i 5 gol presi sono una bella mazzata. Pioli ora deve ricucire le ferite e risalire la cima. Non è facile, perché vedo giocatori di poca personalità. Indossare quella maglia e giocare a San Siro ha un sapore diverso, pesa".
Stesso discorso che si può fare con la Fiorentina...
"Sono rimasto sorpreso in maniera negativa perché mi sembrava una squadra costruita bene, con un mix di giovani e di esperti. Ero molto ottimista. Non so se non sia nata la scintilla tra l'allenatore e la squadra, che al momento sta facendo un campionato al di sotto delle possibilità. Iachini? La salvezza ora diventa l'obiettivo minimo da raggiungere il prima possibile, anche alla luce dell'anno scorso. La società ha fatto una scelta molto intelligente e curata con la scelta di questo tecnico. Iachini è l'allenatore giusto".
Come procede il rientro di Dessena?
"Tutto bene. Sta recuperando. Per fortuna non è stata grave come tutti pensavano. Penso che i primi di febbraio possa tornare in campo".
Sul Cagliari:
"Ero a vedere la partita con la Lazio, hanno buttato al vento una vittoria. Hanno sbagliato 4 gol davanti al portiere. Il Cagliari è in salute, sta bene. Può avere però il problema della rosa corta, non hanno 20 giocatori sullo stesso livello. Devono stare tutti bene i giocatori per arrivare fino in fondo. Nainggolan? Mi ha fatto molto piacere vederlo lottare per la maglia. Non è andato lì solo per stare bene, ma per fare qualcosa di importante. Può regalare soddisfazioni a un popolo fantastico".
Quale sarà il colpo del mercato di gennaio?
"Non c'è moltissimo in giro, forse l'Inter se prende Vidal fa un grande colpo. Può spostare gli equilibri il cileno".
Ibrahimovic al Milan?
"Bisognerebbe vedere la sua condizione fisica, perché nessuno l'ha vista. Spero non sia solo un'operazione di marketing per calmare l'ambiente, perché il Milan ha bisogno di giocatori con fame e voglia. Darà sicuramente una scossa e lo avrei preso anche io se sta bene. Un segnale bisogna darlo in qualche maniera, la situazione si sta appiattendo troppo".
Piatek che fine fa?
"Bisogna fare tante valutazioni, su tutte il ruolo che avrà Ibra in campo. Adesso non vale 40 milioni il polacco, dispiace, e al momento è un fallimento ma secondo me messo nelle condizioni giuste potrebbe tornare il Piatek visto a Genova. Magari con Ibrahimovic vicino ha meno pressione".
Europa League ancora possibile per il Milan?
"In Serie A può succedere di tutto, la rosa del Milan è importante e la classifica attuale non rispecchia i valori dei giocatori. Dopo le prime 4, che sono fuori categoria, i rossoneri ci possono stare. Servono continuità e certezze, che al momento non ci sono. Non si può cambiare tutto, uomini e modulo, ogni volta":
Sul lavoro di Pioli:
"Prima di Bergamo aveva fatto qualcosa di buono, era un Milan in crescita. Poi la sconfitta con l'Atalanta è stata pesante, i 5 gol presi sono una bella mazzata. Pioli ora deve ricucire le ferite e risalire la cima. Non è facile, perché vedo giocatori di poca personalità. Indossare quella maglia e giocare a San Siro ha un sapore diverso, pesa".
Stesso discorso che si può fare con la Fiorentina...
"Sono rimasto sorpreso in maniera negativa perché mi sembrava una squadra costruita bene, con un mix di giovani e di esperti. Ero molto ottimista. Non so se non sia nata la scintilla tra l'allenatore e la squadra, che al momento sta facendo un campionato al di sotto delle possibilità. Iachini? La salvezza ora diventa l'obiettivo minimo da raggiungere il prima possibile, anche alla luce dell'anno scorso. La società ha fatto una scelta molto intelligente e curata con la scelta di questo tecnico. Iachini è l'allenatore giusto".
Come procede il rientro di Dessena?
"Tutto bene. Sta recuperando. Per fortuna non è stata grave come tutti pensavano. Penso che i primi di febbraio possa tornare in campo".
Sul Cagliari:
"Ero a vedere la partita con la Lazio, hanno buttato al vento una vittoria. Hanno sbagliato 4 gol davanti al portiere. Il Cagliari è in salute, sta bene. Può avere però il problema della rosa corta, non hanno 20 giocatori sullo stesso livello. Devono stare tutti bene i giocatori per arrivare fino in fondo. Nainggolan? Mi ha fatto molto piacere vederlo lottare per la maglia. Non è andato lì solo per stare bene, ma per fare qualcosa di importante. Può regalare soddisfazioni a un popolo fantastico".
Quale sarà il colpo del mercato di gennaio?
"Non c'è moltissimo in giro, forse l'Inter se prende Vidal fa un grande colpo. Può spostare gli equilibri il cileno".
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