TUTTO mercato WEB
Mancini e i 110 anni della Nazionale: "Rapporto difficile da giocatore. Bearzot mi fece fuori"
Ieri ha festeggiato i due anni alla guida della Nazionale italiana, ma oggi Roberto Mancini si unisce al coro che celebra i 110 anni di storia azzurra. Ai microfoni di Sky Sport, il CT ha dichiarato: "Mi fa piacere aver portato in Nazionale molti ragazzi giovani. È stato così anche per me, perché avevamo un allenatore che ci ha dato fiducia. Mi fa piacere trasmettere tutta la mia esperienza, anche negativa come quella con Bearzot. Fui chiamato da giovane con la Nazionale che due anni prima aveva vinto il Mondiale, era una tournée negli Stati Uniti nel 1984. Preso dall'euforia uscii insieme ad altri ragazzi e rimanemmo fuori tutta la notte ma Bearzot se la prese solo con me, anche giustamente perché ero il più piccolo e si preoccupò. In quegli anni non capitava tutti i giorni di andare a New York e c'erano almeno 5 o 6 giocatori, tra cui Tardelli e Gentile. Poi, anche per orgoglio, ci misi tempo per chiamarlo e chiedergli scusa e rimasi fuori dalla Nazionale per un po'.
Esperienze a confronto : "C'è differenza tra la mia esperienza di allenatore e quella da calciatore. Fare il CT è una cosa bellissima, soprattutto per l'Italia che è una Nazionale con grande tradizione. Insieme al Brasile e la Germania rappresentiamo l'emblema, è una cosa molto importante. Quando ho smesso di giocare, ho sempre pensato potesse accadere perché volevo rifarmi da allenatore in Nazionale per quello che non ho fatto da calciatore. Questo periodo è stato terribile, tra una partita e l'altra passa tanto tempo e fino a settembre sarà durissima. Stavamo preparando l'Europeo ma tutto il programma è saltato e ora avremo tante partite ravvicinate. Stiamo attendendo anche di rivedere qualche partita perché siamo in astinenza".
La Nazionale preferita: "Sono legato molto alla Nazionale del 1982, poi chiaramente tutte le vittorie sono state straordinarie ma quella fu particolare. La Nazionale è sempre impegnativa, nel 1978 l'Italia giocava bene ma si rimane nella storia vincendo l'Europeo o il Mondiale".
Esperienze a confronto : "C'è differenza tra la mia esperienza di allenatore e quella da calciatore. Fare il CT è una cosa bellissima, soprattutto per l'Italia che è una Nazionale con grande tradizione. Insieme al Brasile e la Germania rappresentiamo l'emblema, è una cosa molto importante. Quando ho smesso di giocare, ho sempre pensato potesse accadere perché volevo rifarmi da allenatore in Nazionale per quello che non ho fatto da calciatore. Questo periodo è stato terribile, tra una partita e l'altra passa tanto tempo e fino a settembre sarà durissima. Stavamo preparando l'Europeo ma tutto il programma è saltato e ora avremo tante partite ravvicinate. Stiamo attendendo anche di rivedere qualche partita perché siamo in astinenza".
La Nazionale preferita: "Sono legato molto alla Nazionale del 1982, poi chiaramente tutte le vittorie sono state straordinarie ma quella fu particolare. La Nazionale è sempre impegnativa, nel 1978 l'Italia giocava bene ma si rimane nella storia vincendo l'Europeo o il Mondiale".
Altre notizie
Ultime dai canali
romaRoma-Milan 2-1 - Scacco Matto - La contromossa di Pioli si spegne rapidamente. La Roma controlla la gara e gli ospiti sbattono contro il loro stesso muro
napoliBrambati: “Conte vince senza comprare CR7 e Messi. Dategli i ragazzini e poi vediamo..."
milanMilan rientrato in nottata a Milano: previsto per oggi un allenamento
juventusFondazione La Stampa, Lapo Elkann nominato presidente
napoliTabù Empoli per il Napoli: quattro sconfitte nelle ultime sei partite di Serie A
interCobolli Gigli: "Allegri out? Ha illuso che si potesse lottare per lo scudetto con l'Inter"
palermoPalermo-Parma, stasera segui la gara con TuttoPalermo.net e RTA
romaRoma-Milan 2-1 - Top & Flop
Primo piano