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In vista del protocollo per le partite: la norma sulla quarantena resta uno dei nodi da sciogliereTUTTO mercato WEB
giovedì 21 maggio 2020, 12:15Serie A
di Simone Bernabei

In vista del protocollo per le partite: la norma sulla quarantena resta uno dei nodi da sciogliere

Sistemata la questione ripresa degli allenamenti collettivi e fissato al 28 maggio l’incontro chiarificatore e definitivo fra i vertici del calcio ed il Ministro della Sport Vinenzo Spadafora, la FIGC per ammissione del presidente Gabriele Gravina ha già iniziato a lavorare al protocollo per le partite. Che giocoforza dovrà essere diverso e meno stringente rispetto a quello per gli allenamenti.
Il Corriere dello Sport prova a capire criticità e punti da rivedere, nell’ottica della ripresa del campionato. E la norma più controversa, ma che andrà modificata per le partite, resta quella sulla quarantena-isolamento. La speranza del mondo del calcio è che possa essere mitigata se la curva dei contagi dovesse continuare a diminuire, ma per farlo si dovrebbe modificare l’articolo 1 dell’ordinanza del 21 febbraio del Ministero della Salute (“quarantena obbligatoria di 14 giorni per gli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19”).

Com’è oggi la norma sulla quarantena e le due strade per risolvere il problema - In questa fase e presumibilmente fino alla ripresa eventuale del campionato, in caso di positività di un giocatore questo sarà messo in quarantena e tutto il gruppo squadra sarà isolato all’interno del centro sportivo dove potrà continuare a svolgere regolarmente gli allanementi (con tamponi ogni 48 ore).

Durante il periodo delle partite però un isolamento di 14 giorni sarebbe quasi letale per il proseguimento del campionato. Da qui due possibili soluzioni:
- la Lega spinge per riprendere il torneo il 13 giugno in modo da avere un “cuscinetto” di un paio di settimane dopo il 2 agosto in cui giocare eventuali gare rimandate per colpa di squadre in isolamento
- per risolvere il problema a monte ed evitare ragionamenti del genere, invece, servirebbe una legge. Eventualità possibile solo con un’ulteriore decrescita della curva dei contagi