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L'Inter riparte dai tre punti e dai big: 2-1 alla Samp, la LuLa porta Conte a -6 dalla JuveTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 21 giugno 2020, 23:42Serie A
di Ivan Cardia

L'Inter riparte dai tre punti e dai big: 2-1 alla Samp, la LuLa porta Conte a -6 dalla Juve

Inter batte Sampdoria 2-1.
(10’ Lukaku, 33’ Lautaro Martinez; 53’ Thorsby)


Dopo 115 giorni di attesa, San Siro in versione nerazzurra torna a gioire. L’Inter torna alla vittoria, 2-1 sulla Sampdoria, in una serata iniziata per la commozione legata al ricordo di Mario Corso e caratterizzata dalla LuLa. Il successo di Antonio Conte porta infatti la firma dei suoi bomber, Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. Ispirati, anche, dal fantasista che ci voleva: Christian Eriksen non è più un corpo estraneo, ma gioca probabilmente la sua miglior partita da quando è in Italia. Alla Sampdoria non basta la reazione messa in mostra nel secondo tempo, e concretizzata nella rete di Morten Thorsby, per agguantare i padroni di casa. Che stasera, complice la stanchezza affiorata negli ultimi minuti (un fattore sempre da considerare), non chiudono la partita. Ma non serve: finisce 2-1, l’Inter si porta a -6 dalla Juventus capolista. Claudio Ranieri e la sua Samp, privi di Quagliarella e anche Gabbiadini, si possono consolare con una prestazione di carattere. La salvezza si può conquistare. Anche se ci sarà tanta strada da fare.

LE SCELTE INIZIALI: CONTE E RANIERI ALLE PRESE CON LE ASSENZE -
Il tecnico nerazzurro deve fare a meno di Brozovic e Sensi: a centrocampo c’è Gagliardini con Barella, mentre Eriksen agisce alle spalle della LuLa. Ranieri, da parte sua, è costretto a rinunciare a Quagliarella e manda La Gumina in campo con Gabbiadini in panchina. Samp ridisegnata, a proposito: 3-5-1-1 quasi a specchio per contrastare territorialmente gli avversari.

SILENZIO E OMAGGIO PER CORSO -
Dopo 115 giorni, l’Inter torna a San Siro. E, poco prima del fischio d’inizio, c’è spazio per ricordare Mario Corso, scomparso nella giornata di ieri. I giocatori nerazzurri lo hanno fatto nel minuto di silenzio. Nel corso del quale, inoltre, sul maxi-schermo del Meazza sono apparse parole toccanti nei confronti del piede sinistro di Dio: “Ci sono delle persone destinate a rimanere nella leggenda, campioni eterni e talenti unici di cui è impossibile non innamorarsi. Ciao Mario, ci mancherà tutto di te”.

SUBITO LUKAKU, L’INTER PARTE FORTE -
La grande attesa si trasforma in grande voglia. Dopo due minuti la squadra di casa sarebbe già in vantaggio: Eriksen infila un cross di Candreva, partito però in posizione di fuorigioco. E Mariani non convalida. È invece regolarissima l’azione che parte pochi minuti dopo con lo splendido tacco di Lautaro per Lukaku: uno-due tra il belga e Eriksen, assist fine del danese per il centravanti, che a quel punto batte agilmente Audero e sigla l’1-0.

CONTE DIRIGE L’ASSOLO -
Trovato il vantaggio, la squadra di casa non molla un centimetro e controlla, pressata ma di fatto incontrastata, il pallino del gioco. Eriksen tra le linee fa impazzire i centrocampisti avversari, Lautaro è tra i più attivi e Candreva si rende pericoloso: al 27’ una stoccata dell’esterno sibila di pochissimo a lato della porta difesa da Audero. Il tutto, tra le indicazioni urlate da Conte ai suoi, perfettamente udibili per l’assenza di pubblico.

LUKAKU SBAGLIA, LAUTARO NO -
Alla mezzora di gioco, il bomber belga avrebbe l’occasione di offrire il bis, dopo una bella incursione di Skriniar. La spreca, sparacchiando alto un rigore in movimento. Quattro minuti dopo e ci pensa Lautaro: tutto nasce proprio da Lukaku, che si allarga a destra e scarica per Candreva. Cross teso, sul secondo palo il Toro è solo e non può che battere Audero. È 2-0, è il trentesimo gol in questo campionato della stellare coppia d’attacco nerazzurra. E la Samp è nel pallone: Ranieri cambia modulo passando al più consueto 4-4-1-1, ma i suoi uomini non sembrano riuscire a far molto per contrastare i padroni di casa. Unica occasione, nel finale della prima frazione di gara per Ramirez: Gagliardini pelle una palla rischiosa, l’uruguaiano impreciso al tiro.


THORSBY RIAPRE LA SFIDA -
Nessun cambio al rientro delle squadre in campo. Ma la Sampdoria c’è e si rifà viva con Thorsby. De Vrij perde Colley su calcio d’angolo: l’incornata del gigante belga si stampa sulla traversa, ma sulla ribattuta arriva il centrocampista norvegese. Handanovic tocca il tap-in, ma dopo che la palla ha varcato la linea di porta. 2-1 a inizio ripresa, la partita è riaperta.

CAMBIANO GLI ESTERNI, ERIKSEN PERICOLOSO -
Conte e Ranieri ragionano sulla stessa falsariga: a metà ripresa cambiano gli stanchissimi esterni di fascia. La nota lieta, in casa Inter, resta Christian Eriksen: complice una deviazione di Thorsby, sfiora il gol che varrebbe il 3-1 a un quarto d’ora dal novantesimo. Bravo Audero nell’occasione, ma l’ex Tottenham si è ambientato ed è piuttosto evidente.

FATTORE STANCHEZZA -
A venti minuti dalla fine, entra in campo il generale Stanchezza: squadre sulle gambe, i nuovi ingressi faticano a cambiare il ritmo di una partita che sembra scritto ma non lo è perché la Sampdoria ci prova. A un soffio dalla fine, Moses ha la palla del 3-1 ma la trasforma in un cervellotico cross morbido per Sanchez. Poi ancora Lukaku libera l’inglese, che spara altissimo.

Il tabellino
INTER-SAMPDORIA 2-1
(10’ Lukaku, 33’ Lautaro Martinez; 53’ Thorsby)

Ammoniti: 48’ Lautaro, 86’ Borja Valero, 89’ Gagliardini nell’Inter. 22’ Bertolacci, 64’ Thorsby nella Sampdoria.

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva (73’ Moses), Barella, Gagliardini, Young (73’ Biraghi); Eriksen (79’ Borja Valero); Lukaku, Lautaro (84’ Sanchez). Allenatore: Antonio Conte.
SAMPDORIA (3-5-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Murru; Thorsby, Linetty (82’ Vieira), Bertolacci (82’ Askildsen) Jankto (69’ Depaoli), Murru; Ramirez (69’ Leris); La Gumina (77’ Bonazzoli). Allenatore: Claudio Ranieri.