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L'Inter fa 40 lontano da San Siro e scavalca l'Atalanta: 3-0 al Genoa, doppio Lukaku e Sanchez
Inter batte Genoa 3-0 . A segno Lukaku (doppietta) e Sanchez.
L’Inter torna a vincere: dopo due pareggi, i nerazzurri di Antonio Conte espugnano Marassi. Al Ferraris finisce infatti 3-0 per gli ospiti: decisive la doppietta di Romelu Lukaku (suo il 3-0 nel finale) e la rete Alexis Sanchez. A segno i due uomini più in forma nelle fila degli ospiti: il belga sale a quota 23 al suo primo campionato (29 stagionali, è record personale), il cileno subentra a Lautaro Martinez e mette in risalto la differenza tra i rispettivi momenti di forma. Il Genoa, pericoloso a corrente troppo alternata per esserlo davvero, perde una gara che era da vincere non certo per l’avversario, ma perché la zona rossa della classifica resta pericolosamente vicina: Nicola può essere soddisfatto, al netto del risultato, per la tenuta di alcuni reparti e l’esordio da titolare del giovane Rovella, ma lì davanti il Grifone si vede poco e i rossoblù finiscono sfiancati: non un bel messaggio, in vista del tour de force che saranno le ultime due giornate. L’Inter, viceversa, chiude con la freschezza dei suoi subentranti, non risolve i piccoli “casi” Eriksen e Lautaro, scavalca l’Atalanta al secondo posto tra i normali (il primo dei perdenti, Conte dixit) e si gode, nella gara numero 3000 in A, il 40° punto conquistato lontano da San Siro: nessuno in campionato è andata così forte fuori casa.
LE SCELTE INIZIALI: NICOLA GIOVANE; CONTE RITROVA LA LULA -
Il tecnico di casa torna al 3-5-2 e lancia il giovanissimo Rovella, per la prima volta titolare in Serie A dopo i 28 minuti di fine dicembre, curiosamente giocati proprio contro l’Inter. Favilli-Pinamonti in attacco. Conte ripropone, dopo cinque gare senza, la coppia Lautaro-Lukaku in attacco, supportata da Eriksen. Torna Brozovic dal 1’ a centrocampo, Moses e Biraghi sugli esterni.
A VISO APERTO -
La prima occasione è di marca Genoa, con Pinamonti che di testa anticipa Godin sul cross di Criscito e manca di poco la rete. Poi Eriksen arriva al tiro su combinazione Lautaro-Lukaku: telefonata all’indirizzo di Perin. La chance più clamorosa in avvio è per Brozovic, che al 22’ manda di pochissimo a lato un pallone nato da un bel tacco del danese. Avvio di gara, in sostanza, giocato a ritmi alti e con tanta voglia di attaccare, da parte di entrambe le squadre.
LA SBLOCCA LUKAKU -
Lo scontro tra titani premia il gigante dell’Inter. Poco dopo la mezz’ora, Biraghi sfonda a sinistra e crossa sul secondo palo. Zapata finisce a terra nel duello tutto fisico con Lukaku, a quel punto il belga colpisce di testa e da due passi fredda Perin. È 1-0, ma il Genoa non molla e si affida alla verve di Jagiello. Al 42’ Gagliardini stende Behrami al limite. Punizione, la batte il polacco del Grifone: il pallone sibila alla sinistra di Handanovic senza fare vittime. E il primo tempo finisce così con i nerazzurri in vantaggio, grazie alla 22^ rete in campionato del suo numero 9.
CAMBIO DI PASSO -
Le energie, si sa, si esauriscano presto, nel calcio ravvicinato e caldo di questo fine luglio. Il secondo tempo ne è il manifesto: le due squadre rientrano in campo con un ritmo molto diverso da quello dei primi 45’. L’Inter prova a mettersi in controllo, il Genoa fatica a trovare la velocità che potrebbe ferire la retroguardia di Conte. E gli allenatori intervengono.
ERIKSEN E LAUTARO FUORI, ANKERSEN SALVA -
Il salentino toglie il 10 e il 24. Così così l’argentino, ancora male il danese che in questa squadra rimane potenzialmente bellissimo da vedere ma in concreto né carne né pesce. La riprova? Entrano Sanchez e Borja Valero, Perin trema proprio sull’asse tra il cileno e lo spagnolo: Alexis sgasa e libera Moses al cross. Traversone teso, sul quale si avventa proprio l’ex Fiorentina. Ankersen interviene e salva una gol già fatto.
ALEXIS CHIUDE LA CONTESA -
Il copione funziona e l’Inter lo ripropone. Moses affonda ancora a destra e crossa teso. Goldaniga perde la marcatura su Sanchez, che si avventa sulla sfera e a Perin praticamente battuto colpisce di prima intenzione. Il pallone colpisce la traversa e poi rimbalza per terra, oltre la linea di porta. È 2-0, è ancora Alexis Sanchez. E l’Inter scavalca l’Atalanta, portandosi momentaneamente a -4 dalla Juventus. Nel finale, azione personale di Lukaku, che schianta la difesa schierata del Genoa e chiude con un bel gol la bella serata (per l’Inter) di Marassi.
Il tabellino -
GENOA-INTER 0-3
(34’ e 90’+3 Lukaku, 83’ Sanchez)
Ammoniti: 16’ Criscito, 45’ Romero nel Genoa. 42’ Gagliardini, 74’ Ranocchia, 84’ Handanovic nell’Inter.
GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Romero, Zapata; Ankersen (76’ Ghiglione), Behrami (59’ Schone), Rovella (76’ Destro), Jagiello, Criscito; Favilli (70’ Pandev), Pinamonti. Allenatore: Davide Nicola.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar (64’ D’Ambrosio), Ranocchia, Godin; Moses (83’ Candreva), Gagliardini, Brozovic, Biraghi (83’ Young); Eriksen (64’ Borja Valero); Lautaro (64’ Sanchez), Lukaku. Allenatore: Antonio Conte.
L’Inter torna a vincere: dopo due pareggi, i nerazzurri di Antonio Conte espugnano Marassi. Al Ferraris finisce infatti 3-0 per gli ospiti: decisive la doppietta di Romelu Lukaku (suo il 3-0 nel finale) e la rete Alexis Sanchez. A segno i due uomini più in forma nelle fila degli ospiti: il belga sale a quota 23 al suo primo campionato (29 stagionali, è record personale), il cileno subentra a Lautaro Martinez e mette in risalto la differenza tra i rispettivi momenti di forma. Il Genoa, pericoloso a corrente troppo alternata per esserlo davvero, perde una gara che era da vincere non certo per l’avversario, ma perché la zona rossa della classifica resta pericolosamente vicina: Nicola può essere soddisfatto, al netto del risultato, per la tenuta di alcuni reparti e l’esordio da titolare del giovane Rovella, ma lì davanti il Grifone si vede poco e i rossoblù finiscono sfiancati: non un bel messaggio, in vista del tour de force che saranno le ultime due giornate. L’Inter, viceversa, chiude con la freschezza dei suoi subentranti, non risolve i piccoli “casi” Eriksen e Lautaro, scavalca l’Atalanta al secondo posto tra i normali (il primo dei perdenti, Conte dixit) e si gode, nella gara numero 3000 in A, il 40° punto conquistato lontano da San Siro: nessuno in campionato è andata così forte fuori casa.
LE SCELTE INIZIALI: NICOLA GIOVANE; CONTE RITROVA LA LULA -
Il tecnico di casa torna al 3-5-2 e lancia il giovanissimo Rovella, per la prima volta titolare in Serie A dopo i 28 minuti di fine dicembre, curiosamente giocati proprio contro l’Inter. Favilli-Pinamonti in attacco. Conte ripropone, dopo cinque gare senza, la coppia Lautaro-Lukaku in attacco, supportata da Eriksen. Torna Brozovic dal 1’ a centrocampo, Moses e Biraghi sugli esterni.
A VISO APERTO -
La prima occasione è di marca Genoa, con Pinamonti che di testa anticipa Godin sul cross di Criscito e manca di poco la rete. Poi Eriksen arriva al tiro su combinazione Lautaro-Lukaku: telefonata all’indirizzo di Perin. La chance più clamorosa in avvio è per Brozovic, che al 22’ manda di pochissimo a lato un pallone nato da un bel tacco del danese. Avvio di gara, in sostanza, giocato a ritmi alti e con tanta voglia di attaccare, da parte di entrambe le squadre.
LA SBLOCCA LUKAKU -
Lo scontro tra titani premia il gigante dell’Inter. Poco dopo la mezz’ora, Biraghi sfonda a sinistra e crossa sul secondo palo. Zapata finisce a terra nel duello tutto fisico con Lukaku, a quel punto il belga colpisce di testa e da due passi fredda Perin. È 1-0, ma il Genoa non molla e si affida alla verve di Jagiello. Al 42’ Gagliardini stende Behrami al limite. Punizione, la batte il polacco del Grifone: il pallone sibila alla sinistra di Handanovic senza fare vittime. E il primo tempo finisce così con i nerazzurri in vantaggio, grazie alla 22^ rete in campionato del suo numero 9.
CAMBIO DI PASSO -
Le energie, si sa, si esauriscano presto, nel calcio ravvicinato e caldo di questo fine luglio. Il secondo tempo ne è il manifesto: le due squadre rientrano in campo con un ritmo molto diverso da quello dei primi 45’. L’Inter prova a mettersi in controllo, il Genoa fatica a trovare la velocità che potrebbe ferire la retroguardia di Conte. E gli allenatori intervengono.
ERIKSEN E LAUTARO FUORI, ANKERSEN SALVA -
Il salentino toglie il 10 e il 24. Così così l’argentino, ancora male il danese che in questa squadra rimane potenzialmente bellissimo da vedere ma in concreto né carne né pesce. La riprova? Entrano Sanchez e Borja Valero, Perin trema proprio sull’asse tra il cileno e lo spagnolo: Alexis sgasa e libera Moses al cross. Traversone teso, sul quale si avventa proprio l’ex Fiorentina. Ankersen interviene e salva una gol già fatto.
ALEXIS CHIUDE LA CONTESA -
Il copione funziona e l’Inter lo ripropone. Moses affonda ancora a destra e crossa teso. Goldaniga perde la marcatura su Sanchez, che si avventa sulla sfera e a Perin praticamente battuto colpisce di prima intenzione. Il pallone colpisce la traversa e poi rimbalza per terra, oltre la linea di porta. È 2-0, è ancora Alexis Sanchez. E l’Inter scavalca l’Atalanta, portandosi momentaneamente a -4 dalla Juventus. Nel finale, azione personale di Lukaku, che schianta la difesa schierata del Genoa e chiude con un bel gol la bella serata (per l’Inter) di Marassi.
Il tabellino -
GENOA-INTER 0-3
(34’ e 90’+3 Lukaku, 83’ Sanchez)
Ammoniti: 16’ Criscito, 45’ Romero nel Genoa. 42’ Gagliardini, 74’ Ranocchia, 84’ Handanovic nell’Inter.
GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Romero, Zapata; Ankersen (76’ Ghiglione), Behrami (59’ Schone), Rovella (76’ Destro), Jagiello, Criscito; Favilli (70’ Pandev), Pinamonti. Allenatore: Davide Nicola.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar (64’ D’Ambrosio), Ranocchia, Godin; Moses (83’ Candreva), Gagliardini, Brozovic, Biraghi (83’ Young); Eriksen (64’ Borja Valero); Lautaro (64’ Sanchez), Lukaku. Allenatore: Antonio Conte.
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