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...con Julio SergioTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
venerdì 11 settembre 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Julio Sergio

“Alleno in Brasile per tornare in Italia... Roma, ora devi vincere. Florenzi un top. Da Ranieri a Spalletti, i miei modelli. Io e la tentata truffa...”
Da portiere ad allenatore, sognando l’Italia. “Ho scoperto un nuovo modo di vedere il calcio. Ho preso tutti i patentini della Federazione Brasiliana, presto tornerò a Coverciano per il corso Uefa A e per abilitarmi ad allenare tra i professionisti”, dice l’ex giallorosso, Julio Sergio Bertagnoli.

Cresce da allenatore: come procede?
“Qui abbiamo campionato regionale e nazionale. Nel regionale sono arrivato in Serie B, nel nazionale in Serie C. Piano piano le cose vanno sempre migliorando, mi sto facendo strada”.

Gli allenatori che le hanno dato di più?
“Quelli che mi hanno insegnato tanto sono tre. Luciano Spalletti, Claudio Ranieri e Rudi Garcia. Sono i miei riferimenti”.

Rudi Garcia in Italia non è stato fortunato...
“Il calcio italiano è tattico, difficile. Anche se vai a giocare contro le piccole le partite sono sempre difficili. Il calcio italiano è uno dei più forti al mondo. Però guardate anche cosa è successo con Luis Henrique, ad un allenatore va dato del tempo. Non si vince da un anno all’altro. Il tempo fa la differenza. Ci sono squadre che hanno tutti i soldi del mondo e non vincono subito. Bisogna costruire qualcosa nel tempo”.

Ranieri l’anno scorso ha salvato la Samp, ora riparte. Ancora con i blucerchiati.
“Quello che ha fatto con il Leicester è l’impresa più bella che potesse fare. Poi Claudio è un signore, mi ha insegnato che nel calcio puoi essere un grande professionista con cuore ed educazione. La Samp con lui dall’inizio soffrirà di meno, ci sono squadre più forti e prima conterà la salvezza”.

E Spalletti?
“Tatticamente è uno dei più forti, ritornerà”.


Due anni fa è stato protagonista di un episodio spiacevole: qualcuno si era spacciato per lei...
“In Brasile succedono cose incredibili. Una persona si spacciava per me, diceva di voler fare dei contratti a dei calciatori che però avrebbero dovuto pagare un presunto cartellino. Si presentavano a mio nome e chiedevano cinquecento euro, in tanti hanno pagato per giocare nella squadra dove facevo l’allenatore io ma poi questo . Nessuno è mai arrivato da me, ovviamente. So che questa cosa è successa anche ad altri allenatori”

La nuova Roma: come la vede?
“Roma è una piazza particolare. La tifoseria non ha eguali. Forse le si avvicina quella del Boca. La nuova proprietà deve cercare di creare un’identità vincente. Spero abbiano la possibilità di fare della Roma una squadra vincente”

Florenzi al PSG: se l’aspettava?
“È un grandissimo giocatore, un calciatore vero. È strano che non rimanga alla Roma. Ma le scelte vanno rispettate. Florenzi però è un campione”.

La rivedremo in Italia, da allenatore?
“Voglio arrivare in Serie A in Brasile, fare cose importanti. E poi punto all’Italia con più esperienza, per mettermi in discussione”

Non come Pirlo quindi...
“Lui è stato un fuoriclasse, ha vinto tutto. E stato straordinario. Normale che inizi così la sua carriera”.