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Speciale scouting. La sua Sardegna, l'Uruguay, Luvumbo: i tre lati del modello Cagliari
Alla base del progetto Cagliari c'è una forza unica e non certo comune. Il territorio. La Sardegna, dove il club rossoblù è presente in modo capillare con le sue Accademie. Una regione che è la forza e il primo bacino per la società di Tommaso Giulini, in un esempio unico e raro per il calcio italiano. I ragazzi non possono andare fuori regione prima dei 14 anni e per questo l'operato del Cagliari è stato lungimirante. Fare della distanza dal continente la propria forza e coprire tout court il territorio sardo per dipingere di rossoblù il futuro dei migliori talenti. I ragazzi sardi come priorità, tramite scouting e struttura.
Due tipi di lavoro Scouting e ricerca sono alla base del metodo Cagliari. La ricerca è quella di profili per settore giovanile e prima squadra. Dai 16 ai 19 anni per anticipare i tempi sulla concorrenza, principalmente in regione e poi sul continente, successivamente a livello europeo e mondiale. Questa è la ricerca-osservazione. E' fatta tramite un lavoro a video già presente nel club e portato avanti anche dal chief scout Riccardo Guffanti.
Il team Riccardo Guffanti, Danilo Sancamillo che ha base a Roma, Andrea Cossu che è in rapporto diretto con lo staff della Prima Squadra e Daniele Conti che è responsabile dell'area tecnica della Primavera. Poi collaboratori sul continente e sul territorio nazionale, che adesso sono fermi a causa dello stop per la pandemia e per gli stadi chiusi.
L'Uruguay e la tradizione Sui giovani italiani la priorità è la regione, per il resto ci sono delle nazioni verso le quali il Cagliari da anni punta il mirino. La gestione Giulini ha voluto nuovamente rinforzare il rapporto storico con l'Uruguay, anche per una lontana tradizione. I rapporti sono forti e radicati, così come le segnalazioni che arrivano dal territorio Celeste. Non solo: gli uomini del Cagliari, Guffanti e Sancamillo, viaggiano anche.
L'esempio Luvumbo L'angolano Zito Luvumbo è stato scoperto in loco al Mondiale SUb17 in Brasile, del dicembre del 2019. Curiosità: tesserato per il 1° de Agosto, ovvero la formazione legata all'esercito in Angola, ha necessitato di passaggi ulteriori e particolari permessi per potersi liberare dalla società d'origine. La forza dello scouting porta alla scoperta anche di giocatori in panorami certamente diversi, col Cagliari che presta attenzione tra intuizione e opportunità a leghe di seconda fascia. Come la Ligue 1, dove ha preso, peraltro da un territorio simile come la Corsica, i fratelli Tramoni dall'Ajaccio.
Due tipi di lavoro Scouting e ricerca sono alla base del metodo Cagliari. La ricerca è quella di profili per settore giovanile e prima squadra. Dai 16 ai 19 anni per anticipare i tempi sulla concorrenza, principalmente in regione e poi sul continente, successivamente a livello europeo e mondiale. Questa è la ricerca-osservazione. E' fatta tramite un lavoro a video già presente nel club e portato avanti anche dal chief scout Riccardo Guffanti.
Il team Riccardo Guffanti, Danilo Sancamillo che ha base a Roma, Andrea Cossu che è in rapporto diretto con lo staff della Prima Squadra e Daniele Conti che è responsabile dell'area tecnica della Primavera. Poi collaboratori sul continente e sul territorio nazionale, che adesso sono fermi a causa dello stop per la pandemia e per gli stadi chiusi.
L'Uruguay e la tradizione Sui giovani italiani la priorità è la regione, per il resto ci sono delle nazioni verso le quali il Cagliari da anni punta il mirino. La gestione Giulini ha voluto nuovamente rinforzare il rapporto storico con l'Uruguay, anche per una lontana tradizione. I rapporti sono forti e radicati, così come le segnalazioni che arrivano dal territorio Celeste. Non solo: gli uomini del Cagliari, Guffanti e Sancamillo, viaggiano anche.
L'esempio Luvumbo L'angolano Zito Luvumbo è stato scoperto in loco al Mondiale SUb17 in Brasile, del dicembre del 2019. Curiosità: tesserato per il 1° de Agosto, ovvero la formazione legata all'esercito in Angola, ha necessitato di passaggi ulteriori e particolari permessi per potersi liberare dalla società d'origine. La forza dello scouting porta alla scoperta anche di giocatori in panorami certamente diversi, col Cagliari che presta attenzione tra intuizione e opportunità a leghe di seconda fascia. Come la Ligue 1, dove ha preso, peraltro da un territorio simile come la Corsica, i fratelli Tramoni dall'Ajaccio.
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