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FOCUS TMW - Il viaggio di TMW nei bilanci nell'anno del Covid. Il calcio spende troppoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 14 novembre 2020, 09:30Serie A
di Andrea Losapio

FOCUS TMW - Il viaggio di TMW nei bilanci nell'anno del Covid. Il calcio spende troppo

Ieri è stata una giornata chiave per la Serie A. Non in campo, perché ci sono le nazionali. Ma sul piano della politica. Perché in un paese che ha bisogno di ristori ovunque, anche il nostro calcio sta chiedendo un rimborso. Perché se è vero che tutti stanno avendo evidenti perdite, dalla pubblicità agli sponsor, passando ai più semplici abbonamenti per lo stadio, dall'altra l'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta ha spiegato come i giocatori percepiscano troppo rispetto a quanto fatturato. La stessa cosa l'ha detta il presidente della Lega di Serie A, Dal Pino, che ha quantificato le perdite in 600 milioni di euro.

È tutto vero. La Serie A è in ginocchio. Fa francamente sorridere però la tempistica, quando quasi tutte le squadre, ogni anno, sono in clamoroso e profondissimo rosso. Certo, sicuramente gli stipendi sono altissimi, ma nessuno si siede al tavolo con le pistole per i rinnovi contrattuali. E poi c'è un'altra pratica che va per la maggiore, cosa già successa a cavallo degli anni 2000, quando qualsiasi giocatore di medio livello poteva costare 30 miliardi.


Adesso Artur vale 72 milioni ed è un affare perché l'ammortamento va su cinque anni. Poi quando cedi Pjanic ti arrivano tutti e subito, almeno nelle plusvalenze. Cosa significa? Che Artur nei cinque anni di contratto avrà un ammortamento di circa 15 milioni l'anno mentre il bosniaco ti dà subito 50 milioni subito. Prendi ora, paghi in x comode rate, almeno sul bilancio. La verità è che il fair play finanziario fa ridere, i club spendono molto più di quanto dovrebbero, spesso per motivi risibili. Gli ingaggi vanno per la maggiore, ma le grandi squadre pensano di rimandare i problemi a domani. Peccato che il domani ora è arrivato, la pandemia è una scusa lecita, chiedere un ristoro è atto dovuto.

Oggi TMW farà un viaggio nei bilanci italiani. Solitamente a metà novembre ci sono già quasi tutti, stavolta il Coronavirus ha dato qualche problema in più nel redarli. Quindi alcuni sono a spanne, è evidente. Tutti i club hanno perso soldi per gli sponsor. Tutti hanno perso soldi per gli abbonamenti allo stadio. Al novanta per cento i club vivono al di sopra delle proprie possibilità. E la colpa non è proprio del Covid. Ma di un sistema semi chiuso che permette a tutti di vivere con i soldi altrui e ad artifici contabili perfettamente leciti ma che non portano denaro in cassa.