Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / cagliari / Serie A
TMW RADIO - Cacia: "Sogno un posto in Serie B, ma sono già ds. Miha la fortuna di Orsolini"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
martedì 19 gennaio 2021, 19:02Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Cacia: "Sogno un posto in Serie B, ma sono già ds. Miha la fortuna di Orsolini"

Daniele Cacia ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00
L'attaccante Daniele Cacia, oggi svincolato, parla così in diretta a Stadio Aperto, trasmissione in onda su TMW Radio con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Aspetto ancora qualche chiamata dalla Serie B, ma realisticamente penso sia ormai quasi impossibile. Credo proprio di aver smesso".

Già apparecchiata la tavola quindi?
"Ho approfittato di un corso universitario in collaborazione con Coverciano, per diventare direttore sportivo, e l'ho fatto. Al di là di smettere o no, è buono portarsi avanti perché mi piacerebbe fare il ds ed essere già patentato è meglio".

Ormai è cambiato il ruolo.
"Io sono un po' vecchio stampo, credo e vorrei che un domani, se dovessi avere questa possibilità, di averla a 360°. Voglio avere le responsabilità al 100%, anche se è vero che ultimamente la figura è cambiata, non so se perché gli venga data meno importanza. Il periodo non è neanche dei migliori".

Qualche presidente poi mette bocca.
"Sì, qualcuno c'è ancora... Sta alla bravura del direttore rende partecipe ma prendersi il ruolo sapendo anche che se si sbaglia, si paga. Ma scegliersi le proprie figure è una cosa che mi piace molto".

La scintilla le è scattata incontrando qualcuno?
"No, la cosa è maturata negli ultimi 5-6 anni, perché a livello caratteriale mi sento più portato per quello invece che l'allenatore".

Teme qualche nobile in Serie B?
"Torino, Parma, lo stesso Cagliari... Sono tutte grandi piazze del nostro calcio oggi in difficoltà. Io Giampaolo non l'ho mai avuto, ma credo che tatticamente sia uno dei più preparati nel panorama. Certo, 13 punti in diciotto gare è troppo poco per una squadra come il Toro. Anche il Genoa stesso può rischiare, e la cosa di giocare a porte chiuse per piazze del genere fa sì che ne risentano, i tifosi a loro danno qualcosa in più".

Cosa non sta funzionando nella Fiorentina?
"Non vorrei risultare il classico bomber egoista, ma che questo manchi alla Fiorentina penso sia palese e sotto gli occhi di tutti. Il Cagliari lo ha trovato in Joao Pedro, ed è comunque in grosse difficoltà di punti, ma a Firenze manca uno che fa la differenza sotto l'aspetto realizzativo. Potrebbe essere anche problema del gruppo, non credo siano cose delle singoli fasi, penso più al problema collettivo".


Anche altri però, come Juric, non hanno bomber ma più punti.
"C'è un altro allenatore con altre idee, e riesce ad esprimere un certo gioco. Io a Firenze ci ho giocato, anche se per poco, e assicuro che è molto difficile. Così come però anche Verona eh, che è bestiale".

Dimarco pronto per il grande salto?
"Dipende come va da adesso alla fine. Anche quando era con me ad Ascoli, giovanissimo e alle prime armi, si vedevano già delle qualità enormi. Fisicamente lasciava un po' a desiderare, ma per il ruolo che fa non serve essere troppo alti. Ha un piede fantastico... Una volta l'ho preso in giro perché col Cagliari una volta mi ha fatto due assist, mentre oggi segna lui, e anche gol belli. Sta vivendo un anno importante, con altri 4 mesi così può anche provare il grande salto".

Chi si sta evidenziando è lo Spezia di Italiano.
"Con Vincenzo ho giocato a Padova e già allora era allenatore, non ci potevi fare una cena senza parlare di tattiche e cominciare a muovere bottiglie, bicchieri, coltelli e forchette per far capire come si doveva giocare, le sue idee. Sono contento anche per Pippo Inzaghi che sta facendo molto bene col Benevento, è un anno un po' strano".

Mihajlovic può essere contento del percorso di Orsolini?
"Conoscendo Orsolini caratterialmente, anche se l'ho vissuto che era quasi un bambino, credo che ogni tanto il bastone gli possa servire. Però è cresciuto, e avrà capito anche lui tante cose. Ormai è giocatore vero, e credo che aver incontrato Mihajlovic sia stata la sua fortuna".

Le manca un gol per eguagliare il record di gol in B.
"Però per fare le cose bisogna essere in due, anzi in tre! Se fino ad oggi non è arrivata la possibilità, credo non arriverà più. Non me ne faccio un problema, anche se un po' di rammarico ce l'ho".

Chi la vince la Serie B?
"Eh, vedo un Empoli che macina bene bene gioco. Credo che Dionisi poi sia uno sulle orme di Italiano, ha già fatto bene anche in Lega Pro e penso abbia un futuro roseo".