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La Juventus è dipendente da Cristiano Ronaldo e non può più permetterselo
Cristiano Ronaldo ha segnato 47 gol nelle ultime 47 gare di Serie A. Un record che difficilmente può essere pareggiabile, probabilmente non è mai successo in una forbice così ampia di partite. Mostruoso da una parte, un problema dall'altro. Perché se lo scorso 7 novembre ci chiedevamo se la Juventus era dipendente da CR7, adducendo il fatto che a primavera poteva essere un grosso problema, mettendo sul piatto la difficoltà di convivere con Dybala, dall'altro ora non c'è che una risposta. Sì, la Juve è dipendente. E non può più permetterselo.
Questo perché l'unico centravanti che la Juve ha è Alvaro Morata. Inconcepibile come durante il mercato invernale non sia arrivato un attaccante, pur spendendo (o solamente mosso soldi?) per Aké e Rovella. Un centravanti di maniera e di concetto, come lo è stato Borriello nel primo anno di Antonio Conte, sarebbe servito, eccome. Invece ora il pallone finisce sempre, costantemente, al suo portoghese. Che fa gol, eccome, salva con il Crotone. Poi capita la serata così così contro l'Hellas Verona e, al netto del piattone che gli permette di prendere la sufficienza, la manovra appare rarefatta.
Poi c'è anche un'altra questione, molto semplice: la Juventus è giocabile perché ha pochi giocatori. Un anno fa era una squadra con una profondità di panchina inimitabile in Italia. Ora è tutta un'altra storia. Ed è difficile pensare che l'epilogo sarà uguale.
Questo perché l'unico centravanti che la Juve ha è Alvaro Morata. Inconcepibile come durante il mercato invernale non sia arrivato un attaccante, pur spendendo (o solamente mosso soldi?) per Aké e Rovella. Un centravanti di maniera e di concetto, come lo è stato Borriello nel primo anno di Antonio Conte, sarebbe servito, eccome. Invece ora il pallone finisce sempre, costantemente, al suo portoghese. Che fa gol, eccome, salva con il Crotone. Poi capita la serata così così contro l'Hellas Verona e, al netto del piattone che gli permette di prendere la sufficienza, la manovra appare rarefatta.
Poi c'è anche un'altra questione, molto semplice: la Juventus è giocabile perché ha pochi giocatori. Un anno fa era una squadra con una profondità di panchina inimitabile in Italia. Ora è tutta un'altra storia. Ed è difficile pensare che l'epilogo sarà uguale.
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