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...con Tommaso Berni
“Inter, percorso iniziato anni fa: lo Scudetto lo sento anche mio. Festa in Piazza Duomo? Non si può negare qualsiasi cosa, sia un segnale di ripresa. Avanti con Handanovic. Donnarumma? Sia felice”
“Sono felicissimo per tutta la società, il mister, i calciatori e i dipendenti. Questo Scudetto lo sento anche mio perché il percorso è cominciato sei anni fa”. Così a Tuttomercatoweb l’ex portiere dell’Inter, Tommaso Berni.
Avrebbe voluto viverlo da giocatore dell’Inter, immagino.
“Anche da tifoso allo stadio. Però purtroppo non è stato possibile”.
Che ne pensa dei festeggiamenti in Piazza Duomo?
“Non si può negare qualsiasi cosa e qualunque momento di felicità. Sono contentissimo per i tifosi. Vedere così tanta gente è stato bello, è un bel segnale di ripartenza”.
Per un girone la squadra favorita sembrava il Milan.
“Voglio complimentarmi con l’Inter che non ha mai fatto un passo falso. Il Milan ha comunque fatto un bel percorso, merita i complimenti”.
Giusto ripartire da Handanovic?
“Samir lo confermerei sempre. Le minime sbavature nei portieri diventano eclatanti. Però è stato più che determinante e ha messo due grosse mani sullo Scudetto”.
È lo Scudetto di...?
“Il comandante, Conte, è stato fondamentale. Si è visto un grande cambio di marcia. Ma come non citare la difesa oltre agli attaccanti? Sono entrati tutti nella storia”.
E lei cosa fa dopo l’addio all’Inter?
“Mi sono trasferito a Ibiza con la famiglia. Per ora faccio il papà. Ho sperato di trovare qualcosa perché avrei voluto giocare un altro anno. Però se la mia uscita dall’Inter ha comportato lo Scudetto ben venga (sorride, ndr)”.
E l’Inter del prossimo anno?
“Mi auguro costruisca un ciclo e che non stravolga nulla. Ci sono tutti i presupposti”.
Dall’altra parte di Milano tiene banco il caso Donnarumma.
“Le qualità non si discutono. Ha davanti la possibilità di diventare il più forte. Gli auguro di fare la scelta che lo rende più felice”.
Buffon potrebbe continuare un altro anno.
“Andando avanti con gli anni qualche acciacco può venire fuori. Ma più avanzi con l’età e meglio pari. Gigi lo vorrei vedere giocare fino a sessant’anni, a lui ci siamo ispirati in tanti”.
Donnarumma a parte, i giovani su cui puntare?
“In A ci sono portieri che stanno facendo molto bene. Meret ha grandi qualità, come Gollini e Musso”.
Avrebbe voluto viverlo da giocatore dell’Inter, immagino.
“Anche da tifoso allo stadio. Però purtroppo non è stato possibile”.
Che ne pensa dei festeggiamenti in Piazza Duomo?
“Non si può negare qualsiasi cosa e qualunque momento di felicità. Sono contentissimo per i tifosi. Vedere così tanta gente è stato bello, è un bel segnale di ripartenza”.
Per un girone la squadra favorita sembrava il Milan.
“Voglio complimentarmi con l’Inter che non ha mai fatto un passo falso. Il Milan ha comunque fatto un bel percorso, merita i complimenti”.
Giusto ripartire da Handanovic?
“Samir lo confermerei sempre. Le minime sbavature nei portieri diventano eclatanti. Però è stato più che determinante e ha messo due grosse mani sullo Scudetto”.
È lo Scudetto di...?
“Il comandante, Conte, è stato fondamentale. Si è visto un grande cambio di marcia. Ma come non citare la difesa oltre agli attaccanti? Sono entrati tutti nella storia”.
E lei cosa fa dopo l’addio all’Inter?
“Mi sono trasferito a Ibiza con la famiglia. Per ora faccio il papà. Ho sperato di trovare qualcosa perché avrei voluto giocare un altro anno. Però se la mia uscita dall’Inter ha comportato lo Scudetto ben venga (sorride, ndr)”.
E l’Inter del prossimo anno?
“Mi auguro costruisca un ciclo e che non stravolga nulla. Ci sono tutti i presupposti”.
Dall’altra parte di Milano tiene banco il caso Donnarumma.
“Le qualità non si discutono. Ha davanti la possibilità di diventare il più forte. Gli auguro di fare la scelta che lo rende più felice”.
Buffon potrebbe continuare un altro anno.
“Andando avanti con gli anni qualche acciacco può venire fuori. Ma più avanzi con l’età e meglio pari. Gigi lo vorrei vedere giocare fino a sessant’anni, a lui ci siamo ispirati in tanti”.
Donnarumma a parte, i giovani su cui puntare?
“In A ci sono portieri che stanno facendo molto bene. Meret ha grandi qualità, come Gollini e Musso”.
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