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Roma, da Abraham a Zaniolo: a Mourinho mancano i gol dei suoi gioielli
Josè Mourinho non dimentica e soprattutto è un uomo di parola. “Sarà difficile da perdonare” aveva detto dopo il pari con il Napoli rispondendo a chi gli chiedeva se i calciatori “epurati” finiti in tribuna dopo l’umiliante 6-1 di Bodo fossero ai titoli di coda con lui. Lo Special One ha anche aggiunto come su di loro non ci sia una croce e la dimostrazione di questo si trova tutta nella convocazione per la trasferta di Cagliari di Kumbulla. Il centrale albanese si è allenato bene in questi due giorni e ha convinto il tecnico a portarlo, mentre non è successo lo stesso con Villar, Mayoral, Diawara e Reynolds, tutti rimasti nella Capitale. Per questo contro la squadra di Mazzarri andrà in campo sempre lo stesso undici visto già domenica col Napoli e sette giorni prima con la Juventus.
Mourinho, però, adesso vuole che la risposta data già con gli azzurri di Spalletti si ripeta anche con il Cagliari, dove i tre punti diventano fondamentali in vista poi del terzo big match di questo tour de force prima della sosta per le nazionali che domenica vedrà la Roma impegnata in casa contro il Milan. Per provare a fare bottino pieno serve tornare prima di tutto a segnare perché nelle ultime due gare i giallorossi non sono stati in grado di far male né a Szczesny né a Ospina. Ma soprattutto lo Special One deve ritrovare i gol di chi in questo avvio di stagione si sta facendo un po’ desiderare. Perché se Pellegrini è il capocannoniere con 7 reti, seguito da Veretout ed El Shaarawy, sicuramente qualcosa in più si aspettava da Abraham, fermo a 4 gol (2 in A e altrettanti in Conference).
Di certo la fortuna non è stata dalla sua parte perché In Europa è il giocatore che ha colpito più legni (7), ma con il Napoli non ha alibi per il gol sbagliato nel primo tempo davanti a Ospina. Di più, Mourinho, si aspettava anche da Mkhitaryan e Zaniolo. L’armeno ha segnato due volte in Serie A, sparendo poi nei big match, mentre Nicolò è tornato al gol in Conference League, ma insegue ancora il primo acuto in campionato. L'occasione per rimettersi in carreggiata c'è già stasera in Sardegna.
Mourinho, però, adesso vuole che la risposta data già con gli azzurri di Spalletti si ripeta anche con il Cagliari, dove i tre punti diventano fondamentali in vista poi del terzo big match di questo tour de force prima della sosta per le nazionali che domenica vedrà la Roma impegnata in casa contro il Milan. Per provare a fare bottino pieno serve tornare prima di tutto a segnare perché nelle ultime due gare i giallorossi non sono stati in grado di far male né a Szczesny né a Ospina. Ma soprattutto lo Special One deve ritrovare i gol di chi in questo avvio di stagione si sta facendo un po’ desiderare. Perché se Pellegrini è il capocannoniere con 7 reti, seguito da Veretout ed El Shaarawy, sicuramente qualcosa in più si aspettava da Abraham, fermo a 4 gol (2 in A e altrettanti in Conference).
Di certo la fortuna non è stata dalla sua parte perché In Europa è il giocatore che ha colpito più legni (7), ma con il Napoli non ha alibi per il gol sbagliato nel primo tempo davanti a Ospina. Di più, Mourinho, si aspettava anche da Mkhitaryan e Zaniolo. L’armeno ha segnato due volte in Serie A, sparendo poi nei big match, mentre Nicolò è tornato al gol in Conference League, ma insegue ancora il primo acuto in campionato. L'occasione per rimettersi in carreggiata c'è già stasera in Sardegna.
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