Salernitana, società arrabbiata per tre motivi. Boom tifosi: venduti 4500 biglietti in 30 minuti
Va detto che la società è piuttosto infastidita da alcune situazioni giudicate dannose per la Salernitana. Dopo la sfida col Cagliari, Sabatini ha definito il calcio italiano "vergognoso", riferimento nemmeno tanto implicito alla scelta dell'arbitro Di Bello di assegnare un recupero lunghissimo. I sardi, infatti, hanno pareggiato al 99', ma le perdite di tempo sono state numerose e il fischietto brindisino ha agito in modo tutto sommato corretto.
C'è poi il discorso legato alle tre gare in sei giorni. All'Atalanta, nello stesso periodo, fu concesso di posticipare un match dopo l'infrasettimanale col Torino, alla Salernitana sarebbe stato riservato un trattamento diverso e l'amministratore delegato Maurizio Milan ha alzato la voce invocando equità. Infine la scelta della Lega A di non prevedere la contemporaneità del penultimo turno per motivi legati chiaramente ai diritti televisivi. L'Inter, tanto per fare un esempio, giocherà a Cagliari conoscendo già il risultato del Milan e un potenziale -5 dallo scudetto potrebbe incidere e non poco sulla performance dei nerazzurri. Per non parlare della sfida tra Napoli e Genoa che preoccupa, e tanto, dopo l'incredibile exploit interno dei liguri con la Juventus. Ma la Salernitana resta artefice del proprio destino e, ora, non ha senso aggrapparsi a nessun tipo di alibi. La rosa è competitiva (anche se in attacco si registra il flop di Mousset e Mikael, coppia che ha fatto rimpiangere Gondo e che è costata tanto senza garantire nulla), l'allenatore ha plasmato un gruppo granitico che gioca un buon calcio, il calendario propone due avversari sereni e c'è una tifoseria che fa la differenza. La lunga rincorsa può trasformarsi in una favola, in fondo giocare prima e sbancare il Castellani potrebbe essere un enorme vantaggio.