Cagliari, la retrocessione in Serie B lascia spazio alla rivoluzione
Ben diversa la situazione a centrocampo, con Grassi che potrebbe essere riscattato dal Parma (che quasi certamente non ci punterà per la prossima stagione): tutti gli altri sono in partenza, a cominciare da Nahitan Nandez per il quale, tra le varie ipotesi in campo, potrebbe anche farsi spazio un clamoroso ritorno al Boca Juniors. Partirà Razvan Marin, una delle principali delusioni in stagione mentre resta in bilico Marko Rog, che potrebbe anche decidere di restare per ritrovare la migliore condizione atletica e puntare a riportare il Cagliari in Serie A.
Joao Pedro al bivio
In attacco sembrano scontate le partenze di Keita Baldé e Pereiro, solo a sprazzi al centro del progetto tattico rossoblù nell'ultimo campionato, mentre il grande punto interrogativo riguarda Joao Pedro. Cosa farà il capitano? Sicuramente non mancano le pretendenti, a cominciare da chi già in passato lo aveva messo nel mirino: Lazio, Fiorentina e Torino lo accoglierebbero a braccia aperte in vista della stagione 2022-23, ma il 30enne di Ipatinga potrebbe anche fare una scelta di vita e decidere di restare a Cagliari, sulla scia di illustri predecessori come Roberto Muzzi, che nell'estate 1997 decise di non ascoltare le sirene che lo volevano lontano dalla Sardegna per sposare il progetto di rinascita targato Giampiero Ventura, che fino al 1999 regalò spettacolo ai tifosi sardi. Più vicino alla permanenza sembra Leonardo Pavoletti, ormai trapiantato nel capoluogo dell'Isola e pronto a riscattare un'annata non certo soddisfacente anche a livello personale. Torneranno diversi giocatori dai vari prestiti: su tutti Ladinetti, Cerri e Boccia, cui si aggiungeranno i migliori elementi della Primavera. Una rivoluzione annunciata insomma, aspettando che venga definita la strategia del club in vista della nuova stagione, con l'obiettivo che la Serie B sia soltanto di passaggio.