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Bordeaux indigesto per Paulo Sousa. La Belle Époque fiorentina è solo un lontano ricordo

Bordeaux indigesto per Paulo Sousa. La Belle Époque fiorentina è solo un lontano ricordoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 3 luglio 2020, 15:23Calcio estero
di Luca Bargellini

Sembra passata una vita da quell'autunno 2015 quando Paulo Sousa, allora tecnico della Fiorentina, riportò la squadra viola in vetta alla Serie A sedici anni dopo l'ultima volta.

Da allora il club gigliato ha cambiato tecnico, proprietà e molto altro, ma ad essersi stravolto del tutto è stato soprattuto l'orizzonte professionale del portoghese. Grazie alle gioie in terra fiorentina, stoppate solo dalla scarsa voglia d'investire della famiglia Della Valle, Sousa divenne uno dei tecnici più ambiti del panorama internazionale. Tanto che persino la Juventus, squadra nella quale aveva militato da calciatore a metà anni '90, s'interessò a lui.

Nel percorso professionale dell'allenatore di Viseu, però, da quel momento qualcosa s'è inceppato. Prima l'esperienza, con tanto di esonero, in Cina con il Tianjin Quanijan (senza dubbio remunerativa ma davvero poco prolifica) e poi lo sbarco in Ligue 1.

Ad attenderlo c'era una delle grandi del calcio francese: il Bordeaux. Subentrato ai primi di marzo, però, Sousa seppe portare il club al massimo ad una salvezza tranquilla. Nella stagione in corso, invece, partito con ambizioni europee ha concluso la stagione dodicesimo. Fino a ieri. Fino alla decisione di chiudere qui l'esperienza nella società girondina.

La differenze di vedute con la proprietà sui progetti futuri pare essere alla base del divorzio. Con Paulo Sousa chiamato nuovamente ad un nuovo rilancio per non rientrare a pieno nella categoria degli allenatori "vorrei ma non posso".

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