Metz, il presidente Serin: "Multiproprietà, perché no? Mi sembra che allo Strasburgo funzioni"
C'è chi rifugge solo il termine "comproprietà" e chi ne benedice il concetto, come il presidente del Metz, Bernard Serin. Interpellato sull'argomento da RMC, il patron francese ha sostenuto che il suo club potrebbe diventare una squadra satellite di una grande squadra europea o quantomeno non ha escluso questa possibilità.
"Perché no? Penso che quello che hanno fatto lo Strasburgo e in particolare Marc Keller... gli ho già detto che ha fatto un ottimo lavoro, perché il Chelsea ha una strategia. Il club inglese recluta i migliori giovani giocatori under 21 o 22 d'Europa e li piazza allo Strasburgo; in definitiva, questo crea una squadra molto competitiva nel campionato francese e permette loro di giocare in una competizione europea. Se i giocatori sono eccellenti, vanno al Chelsea; se lo sono meno, vengono venduti ad altri club. È un'ottima cosa."
Tuttavia, l'allenatore del Metz pone un limite: "La multiproprietà quando coinvolge due club, in particolare Chelsea e Strasburgo, sembra funzionare. D'altra parte, quando ci sono 10 o 15 club, diventa più problematico. Lo vedo ad esempio con il Troyes, che quest'anno sta facendo bene in Ligue 2, ma fa parte del gruppo del Manchester City e di club in Australia, Nord America, Sud America... e diventa qualcosa di piuttosto complicato da gestire, non ne capiamo davvero la filosofia".











