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Werder Brema, l'ex big di Germania. Da Rosenberg a Marassi solo delusioni. E il rischio Zweite

Werder Brema, l'ex big di Germania. Da Rosenberg a Marassi solo delusioni. E il rischio ZweiteTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 29 giugno 2020, 22:42Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

Da qualche anno in Germania vanno di moda le "nobili decadute": la retrocessione dell'Amburgo nel 2018, quella dello Stoccarda un anno fa. E ora rischia grosso il Werder Brema. Che se non fosse stato per il risveglio all'ultimo turno e l'harakiri del Fortuna Dusseldorf a quest'ora sarebbe già negli inferi della Zweite. Se manterrà la massima categoria lo scopriremo fra sette giorni, con la doppia sfida contro la rivelazione Heidenheim (2 luglio l'andata, 6 luglio il ritorno).

Per la cronaca il Werder è la squadra che vanta il maggior numero di partecipazioni alla Bundesliga (56), persino più del Bayern e dell'Amburgo (55). Solo una volta ha abbandonato il massimo campionato, salvo risalire immediatamente. Dal 1981 a oggi è una presenza costante e non certo da comprimaria al torneo. Da allora sono arrivati tre Meisterschale (1988, 1993 e 2004), cinque coppe di Germania, tre supercoppe di Germania, una Coppa delle Coppe. Due gli artefici principali: Otto Rehhagel, il cui regno è durato 14 anni (1981-1995) e Thomas Schaaf, stessa durata (1999-2013). Sotto la loro ala il Werder è stata una credibile antagonista del Bayern nonché protagonista anche in campo europeo.

Tanti i campioni che hanno vestito la maglia biancoverde: Kalle Riedle, Rudi Voeller, Mario Basler, Frank Neubarth negli anni '80-'90. Ma anche Claudio Pizarro, Ailton, Miroslav Klose, Diego Ribas da Cunha, Mesut Ozil.

Una squadra che ha incrociato spesso le squadre italiane, sapendo anche far male: chiedere al Milan di Sacchi e Capello, che ha sofferto per averre la meglio degli anseatici. Meno bene andò ad Ancelotti nel 2009, eliminato in Europa League. La Juve ebbe la meglio in Champions nel 2006 solo dopo un clamoroso errore del portiere, mentre l'inizio della fine della Samp 2010-11 fu per un gol di Markus Rosenberg nei minuti di recupero dei playoff di Champions. Quella serata di "Marassi" di ormai 10 anni fa è stata forse l'ultima notte da leoni del Werder, piombato in un decennio di mediocrità nei quali in più di un'occasione lo spettro della retrocessione ha fatto visita.

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