Decisiva quando conta: Pedersen regala mezzo Scudetto alla Juve

Quando acquisti una calciatrice del calibro di Sofie Junge Pedersen è perché da lei ti aspetti che sia decisiva nei momenti che contano, nei match clou, magari non con un gol decisivo – perché di reti non ne ha mai segnate molte – ma sfruttando le sue qualità e la sua esperienza. La Juventus Women a questo aveva pensato, quasi certamente, quando l’ha messa sotto contratto nel mercato invernale per puntare ai due traguardi rimasti: Scudetto e Coppa Italia. La danese classe ‘92, vice campione d’Europa due anni fa, ha saputo fin da subito prendersi carico del centrocampo bianconero, orfano per quasi tutta la stagione di Martina Rosucci (non una qualsiasi), in un crescendo di prestazioni culminate nella gara di ieri all’Allianz Stadium. Una gara da record, con un pubblico mai visto, e che valeva almeno mezzo Scudetto visto che l’avversaria di turno era quella Fiorentina Women’s che inseguiva le bianconere a una lunghezza di distanza.

Una gara bloccata, equilibrata, dove fino al quel momento le traverse avevano tolto la gioia del gol sia alle padrone di casa (due volte Girelli) sia alle ospiti (Guagni e poi ancora Girelli questa volta nella porta sbagliata). Poi all’84° ecco l’occasione che cambia una stagione: Agard e Durante non si capiscono su un cross poco insidioso di Boattin regalando letteralmente il pallone a Pedersen che non si è fatta pregare segnando “il gol più importante di tutta la mia carriera”, come lo ha definito la centrocampista a fine gara. Un gol che varrà probabilmente il secondo Scudetto consecutivo delle ragazze di Rita Guarino. I campioni e le campionesse del resto vengono acquistate proprio per questo.