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Gama: "Juve un'onda. Prima non esistevamo, ora l'Europa ci guarda"

Gama: "Juve un'onda. Prima non esistevamo, ora l'Europa ci guarda"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 6 maggio 2019, 13:11Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Lunga intervista a La Stampa per il capitano della Juventus Women e della Nazionale femminile Sara Gama a un mese dall’inizio della Coppa del Mondo in Francia. “La Fiorentina è stato il primo club a pensare alle donne, ma la Juventus ha un altro impatto mediatico e ha sollevato un’onda. - spiega Gama - Ora l’Europa ci guarda. Non esistevamo e adesso la nazionale va ai Mondiali”. Un traguardo, quello di Francia 2019, che è il risultato degli investimenti e della crescita del movimento calcistico femminile con le giocatrici che ora si allenano da professioniste, pur senza esserle nonostante una delibera federale, se applicata, gli permetterebbe di accedere a questo status: “Siamo come una start-up, servono sgravi fiscali per non soffocare le società. Ci sono ancora dilettanti come il Tavagnacco. Comunque non è una questione femminile, i rugbisti, per dire, non sono professionisti".

Sul Mondiale - Gama ha poi parlato delle attese per la Coppa del Mondo in cui l’Italia punta a passare la fase a gironi imponendo il proprio gioco e non certo facendo da comparsa. Con i premi che sono cresciuti da 15 a 30 milioni di euro, cifre comunque molto lontana da quelle degli uomini (oltre 400 milioni): “La differenza è gigantesca e va ridotta. Succederà, gli sponsor si interessano, hanno capito che siamo aria fresca".

Su razzismo e maschilismo - Spazio nell’intervista anche a due problemi che riguardano il calcio: il razzismo da una parte e il maschilismo dall’altra. “La miglior risposta ai razzisti è l’indifferenza, anche se non è semplice. Io non ho mai vissuto situazioni simili, nessuno si è mai permesso certi commenti. Poi ormai siamo mescolati, gli incroci ci migliorano e più vedi le facce di una società globalizzata e più ti abitui e le consideri normalità”. Per quanto riguarda invece l’altro problema la soluzione è un cambio di mentalità che può essere portato solo dall’ingresso di sempre più donne in questo mondo, anche attraverso delle quote rosa che la stessa Gama non ama particolarmente. “Il calcio era un feudo degli uomini, è normale che vi sia una certa mentalità. Abbiamo le quota rosa e nessuno le ama, io neppure, ma per iniziare devi dare delle opportunità. Anche se non è solo l’innesto di donne che può rendere l’ambiente meno maschilista”.

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