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Il calcio femminile è a rischio. La FIFPRO lancia l'allarme e attende la risposta dei governi

Il calcio femminile è a rischio. La FIFPRO lancia l'allarme e attende la risposta dei governiTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
venerdì 17 aprile 2020, 08:30Calcio femminile
di Tommaso Maschio

La crisi generata dall'emergenza Coronavirus rischia di assestare un colpo mortale al calcio femminile. Non solo in Italia, dove già alcuni dirigenti avevano avvertito del pericolo, ma a livello mondiale. A lanciare il grido d'allarme è stata infatti la FIFPRO, il sindacato mondiale dei calciatori e delle calciatrici, che nella giornata di ieri ha pubblicato un documento sulle possibili implicazioni che l'emergenza sanitaria potrà avere sul movimento chiedendo un supporto tempestivo alle autorità calcistiche e non affinché lo sviluppo e la crescita di questo sport non rischi un brusco stop.

La responsabile del femminile della FIFPRO Amanda Vandervort ha commentato così il problema che andrà fronteggiato nei prossimi mesi: “Riconosciamo le complesse implicazioni di questo momento sul calcio femminile, ma dobbiamo affrontarle insieme a testa alta. Abbiamo l’opportunità di apportare i necessari cambiamenti a beneficio del calcio nel suo insieme. Approfittiamo di questo momento per supportare le giocatorici e creare stabilità per il futuro”.

La FIFPRO ha offerto anche alcuni consigli da seguire affinché si possano quantomeno limitare i danni: Dare priorità all'assistenza, alla salute, alla sicurezza e al benessere delle giocatrici in tutti i processi decisionali; Applicare misure e condizioni finanziarie speciali per le giocatrici, i club e le competizioni femminili, ove necessario; Garantire che gli investimenti pre-crisi siano garantiti e non ritirati dal gioco delle donne in modo da poter sostenere e persino aumentare lo slancio; La richiesta a nessuno in base al proprio genere è esclusa da qualsiasi incentivo finanziario, programma di remunerazione o attività che riceve assistenza finanziaria; Sviluppare i sistemi di solidarietà e sostegno nel settore del calcio per garantire che il gioco femminile non subisca danni estremi.

Un grido d'allarme, ma anche consigli utili, che ora deve essere colto dalle varie Federazioni affinché un movimento che era in procinto di spiccare il volo – in Italia soprattutto – non venga ricacciato indietro. E sarebbe un peccato mortale.

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