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Italia femminile, buon pari in Polonia: botta e risposta Cernoia-Pajor

Italia femminile, buon pari in Polonia: botta e risposta Cernoia-PajorTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 5 aprile 2019, 20:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Un buon pari. È quello conquistato dall’Italia nell’amichevole contro la Polonia – squadra che all’Algarve Cup aveva battuto squadroni come Spagna e Olanda – meritando anche la vittoria per le occasioni create e il gioco espresso in campo. Succede tutto tra il 20° e la mezzora con Valentina Cernoia che sblocca il risultato su punizione ed Ewa Pajor che pareggia sfruttando l’unica sbavatura di una difesa priva per la prima volta di Cecilia Salvai.

La formazione - Per l’amichevole con la Polonia la ct azzurra Milena Bertolini decide per un 4-3-3 asimmetrico con Ilaria Mauro punta centrale, il capocannoniere della Serie A Valentina Giacinti pronta ad allargarsi e Barbara Bonansea sulla fascia sinistra. A centrocampo Giugliano è affiancata dalle juventine Cernoia e Galli, mentre in difesa Bergamaschi e Bartoli sono i terzini con in mezzo la coppia Gama-Linari. In porta si rivede Giuliani.

Regna l’equilibrio - Grande equilibrio e buoni ritmi nel primo quarto d’ora di gara a Lubino. Le due squadre si affrontano a viso aperto cercando di creare occasioni da rete che però non arrivano per la buona tenuta delle difese e per qualche errore nell’ultimo passaggio. È comunque l’Italia a fare la partita con la Polonia che si chiude a riccio (4-5-1 con le linee molto strette) intasando tutti gli spazi a una squadra azzurra che cerca di sfruttare le corsie laterali per far piovere palloni in area, senza però che vengano sfruttati. L’occasione migliore arriva poco dopo il 20° con un cross di Bergamaschi dalla trequarti che prende uno strano effetto dirigendosi verso la porta polacca: Kiedrzynek recupera però la posizione e blocca senza grandi difficoltà.

Botta e risposta Cernoia-Pajor - Il gol dell’Italia arriva al 24° grazie a una punizione magistrale di Valentina Cernoia dai 25 metri: tiro a giro di sinistro ad aggirare la barriera e infilarsi a fil di palo con il portiere polacco immobile che non tenta neanche il tuffo. Il vantaggio dura però solo pochi minuti, su azione d’angolo palla scodellata in mezzo che accende un paio di contrasti aerei che mandano la sfera sui piedi della stella Pajor, bravissima a girare a rete da due passi con potenza con Giuliani che tocca, ma non riesce a evitare il gol. Al 36° l’Italia va vicina al raddoppio: angolo di Giugliano e mischia al limite dell’area piccola con Mauro che prova un paio di volte a calciare a rete trovando prima l’opposizione della difesa biancorossa e infine mandando la palla di poco a lato. Al 42° è invece Bonansea a sfiorare il gol con un diagonale da posizione defilata dalla sinistra che però finisce a lato sul secondo palo, un minuto dopo Mauro mette in mezzo un pallone teso su cui Giacinti e Bonansea non arrivano alla deviazione decisiva.

Più Italia che Polonia - Anche nella ripresa è l’Italia a fare la partita e cercare con più insistenza il gol scontrandosi però con la maggiore fisicità delle polacche che lasciano pochi spazi alle iniziative azzurre. Al 58° bella iniziativa di Mauro che scarica per l’accorrente Bonansea, la numero 18 azzurra si accentra e calcia in porta trovando però la respinta di Kiedrzynek in angolo. Al 66° a provarci dalla distanza è il capitano Sara Gama che trova la decisiva deviazione di un difensore avversario che manda la palla sulla traversa prima di spegnersi sul fondo. La Polonia risponde prima con una punizione alta di Chudzik e poi con una fiammata di Pajor che guadagna l’ennesimo corner.

Girandola di cambi - Nella ripresa iniziano i cambi da ambo le parti con gli ingressi di Parisi, Sabatino, Tarenzi, Boatin, Alborghetti e Serturini che lasciano comunque invariato il tema tattico della gara con l’Italia che fa la partita, crea, ma non sempre è fortunata e precisa nelle conclusioni e la Polonia che agisce di rimessa creando pericolo con la solita Pajor che trova sulla sua strada un’attenta Giuliani a tenere sul pari la gara. Il risultato non cambia neanche nei quattro minuti di recupero nonostante il forcing delle azzurre.

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