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Italia femminile, Galli: "Felice di vivere il Mondiale con questo gruppo"

Italia femminile, Galli: "Felice di vivere il Mondiale con questo gruppo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 8 maggio 2019, 13:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

La centrocampista della Juventus Women e dell’Italia Aurora Galli ha parlato ai microfoni della FIGC in vista della rassegna iridata che avrà inizio fra un mese in Francia: “Essere una calciatrice è essere me stessa, un modo di vivere e io ci vivo benissimo facendo la calciatrice. Ho iniziato a giocare a 4 anni in una squadra di maschi assieme ai ragazzini, ero l’unica e quando entravo nello spogliatoio mi cambiavo e facevo la doccia con loro. Mi hanno sempre accettato benissimo. Una cosa che mi ha fatto crescere davvero tanto è stato l’approccio degli allenatori che sono sempre stati presenti nel percorso dei ragazzi. L’allenatore che ho avuto alla Pro Vigevano non ha mai fatto sentire la diversità fra me e i maschietti e questo per me ha fatto la differenza anche se si parla di quando avevo 6-7 anni. - continua Galli - Se penso al calcio penso a tante emozioni contrastanti, le gioie come le delusioni, ma sono tutte emozioni che fanno crescere”.

Sulle prime esperienze nel calcio femminile: “Il mister dell’Inter e i dirigenti chiamarono mio babbo per propormi un provino. Lui però non mi disse di cosa si trattava, ma solo che il lunedì successivo di sera saremmo dovuti andare in un posto e io gli dissi che andava bene. Vedo questo campo immenso, la bandiera dell’Inter e per me che tifo i nerazzurri da sempre non sembrava possibile. Mi aveva portato a fare il provino con la squadra femminile e sono entrata a far parte di quella squadra. Avevo 14 anni e da lì è arrivata la chiamata della Torres che era una delle squadre più forti del campionato, mi dissero che erano interessati a me, alla mia crescita. Non dissi nulla ai miei genitori e risposi che sarei stata pronta a trasferirmi in Sardegna. Quando glielo dissi mi appoggiarono in tutto, mi lasciarono libera di scegliere questo percorso e di accompagnarti in questo cammino”.

Sulla Nazionale italiana: “La maglia azzurra è un trampolino e un riconoscimento da parte di quelle persone che seguono il calcio, lo capiscono e lo amano. Questa maglia può regalarti un sacco di gioie, ma anche delle delusioni, ma per me significa anzitutto amore per questo sport”.

Sulla vittoria col Portogallo: “Ricordo che appena entrata allo stadio mi sono chinata, ho preso un ciuffo d’erba e l’ho annusato. È una cosa che sentivo di fare, e che non avevo mai fatto, per dirmi che ci siamo e dovevamo portare a casa il risultato”.

Sulla Coppa del Mondo: “Saranno delle partite come tutte le altre, con tante pressioni, ma sono contenta di poter affrontare questa esperienza e di poterla vivere con questo gruppo di ragazze perché assieme possiamo fare davvero tanto bene. Mi viene la pelle d’oca a parlarne e sono emozioni che mi faranno crescere ulteriormente”.

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