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Italia femminile, Rosucci: "Non mi sono mai sentita fuori dal gruppo"

Italia femminile, Rosucci: "Non mi sono mai sentita fuori dal gruppo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 2 aprile 2019, 13:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Lunga intervista alla centrocampista di Juventus Women e Italia femminile Martina Rosucci su Tuttosport in edicola con la calciatrice che parla del suo ritorno fra le convocate azzurre dopo un lunghissimo infortunio che non le ha ancora permesso di scendere in campo con la maglia bianconera: “La Nazionale mi mancava tremendamente, anche se non ho mai avuto la sensazione di stare fuori dal gruppo da quanto siamo unite. Ho ricevuto il bentornata dalle mie compagne e sono molto felice visto che non ero in azzurro da quella serata storica di giugno. Ora però devo riprendere confidenza con il campo e il pallone. Ho saputo della chiamata dalle convocazioni ufficiali e mi ha fatto enormemente piacere anche perché ancora non ho esordito con la Juventus, ma Milena era informatissima riguardo la mia condizione fisica e ha deciso di chiamarmi, ora starà a me dimostrarle di meritarmi la maglia perché essere in Nazionale è un privilegio. Mondiali? Se torno in perfetta forma, senza strafare o forzare in questi mesi, potrò dare il mio contributo anche perché a livello mentale mi sento pronta, farò di tutto per convincere la ct a portarmi in Francia, mi metterò a disposizione delle mie compagne e lavorerò duro per esserci. Il Mondiale sarebbe un premio per gli sforzi sostenuti in questi mesi, in questi anni. - continua Rosucci – Dopo il primo infortunio mi ero detta che non sarebbe ricapitato, non avevo paura perché quella frase era una sorta di protezione psicologia, quando è ricapitato però ho perso questa certezza, ma sapevo che sarei potuta tornare a certi livelli come la prima volta. Mi sono detta che non dovevo mollare, che ci si rialza sempre e si torna forti come prima.

Salvai? Cecilia è una dei difensori più forti d’Europa e del Mondo quindi una perdita immane per la Juve e l’Italia. Non è insostituibile perché siamo un gruppo forte, ma lei ci mancherà lo sappiamo tutte. Deve pensare che non finisce tutto con il Mondiale, ci saranno altre stagioni, altri appuntamenti importanti. Scudetto? Ci sarà da sudare fino alla fine, diciamo che le cose facili non ci piacciono. Non è una giustificazione, ma giocare una partita con solo due giorni e mezzo di riposo e il viaggio in mezzo non ci ha aiutato. Inutile crogiolarsi comunque, restiamo padrone del nostro destino. Polemiche? In Italia c’è un problema di cultura che non riguarda solo il calcio, è più generale, c’è un po' troppa ignoranza, è una questione sociale e noi dobbiamo fare sempre qualcosa in più per zittire queste frasi, ma sono fiducioso perché una volta certe parole finivano nel dimenticatoio, mentre ora vengono stigmatizzare, c’è solidarietà anche dai colleghi uomini e questo è un segnale forte”.

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