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Linari: "Cambiata dal Mondiale. Le bastonate prese in Spagna sono servite"

Linari: "Cambiata dal Mondiale. Le bastonate prese in Spagna sono servite"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 12 febbraio 2020, 18:19Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Lunga intervista a Elena Linari, difensore dell'Atletico Madrid e dell'Italia, sulla rivista L Football in cui la calciatrice parla a tutto campo dell'esperienza all'estero, dei problemi legati alla battaglia sui diritti tv in Spagna fino alla sua crescita personale e a quella della Nazionale azzurra: “Stiamo vivendo un momento particolare e fa un po' strano anche a noi. Da una parte c'è maggiore attenzione e competizione ed è quello che volevamo per il nostro movimento, ma dall'altra bisogna trovare degli accordi. In merito ai diritti tv per esempio ci sono grandi club come Barcellona o Valencia a cui non cambierebbero molto le cose, mentre per alcune squadre minori potrebbero esserci maggiori guadagni”.

Cosa pensa dello sbarco del Real Madrid nel mondo femminile?
“Sono le nostre cugine-rivali e dalla prossima stagione si comincerà a fare davvero sul serio. Chi imposterà un progetto concreto e investirà di più farà la differenza. Il derby sarà, senza dubbio, la partita dell’anno. Il no di Guagni? Io rifarei sempre la scelta di andare all'estero, però sono più giovane di Alia. Inoltre a Firenze è iniziato un nuovo ciclo, con un nuovo presidente che arriva dagli Stati Uniti e che sicuramente vuole fare bene. Finora sono riusciti a tenere Federico Chiesa e anche Alia è una bandiera importante per la città”.

Com'è cambiata la sua vita dopo il Mondiale?
“Dopo il Mondiale sono un’altra persona. Però non credo che questo cambiamento sia dovuto solo al Campionato del Mondo quanto piuttosto a un processo di crescita che ho iniziato da un paio di anni. Le mie prestazioni in Francia hanno arricchito me stessa e mi hanno dato più consapevolezza nei miei mezzi. Venivo da un anno nel corso del quale, a Madrid, avevo preso tante ‘bastonate’ costruttive, ho pianto, sono stata male, in panchina e in tribuna. Però quelle la-rime mi hanno portata a crescere. Tornare in Spagna dopo il Mondale, mi permette di non essere più la giocatrice italiana ma quella calciatrice internazionale che ho sempre voluto essere. Ed è molto diverso”.

Com'è ripartita l'Italia post Mondiale invece?
“Un calo dopo tutto quello che abbiamo vissuto in Francia era inevitabile. Noi lo abbiamo messo in conto però anche l'Italia come paese deve capire che al Mondiale siamo andate molto oltre le nostre possibilità e adesso ci sono molte aspettative. Nelle prime due gare si è vista una squadra meno spumeggiante anche perché molte di noi non avevano fatto partite di preparazione, mentre altre hanno cambiato metodi di lavoro. In più sono state convocate più giovani di quanto forse ce ne fosse bisogno, ma la forza del gruppo si vede anche in questi frangenti. Indossare la maglia azzurra avrà un peso ancora maggiore che non dobbiamo portare solo noi veterane e che devono capire anche le giovani. Non possono arrivare in azzurro come prima. Se il livello si alza per noi, cresce anche per loro. Stiamo cercando di ricreare un nuovo corso e lo vogliamo fare nel migliore dei modi”.

Per finire, i suoi obiettivi personali? “Con l’Atletico sarà difficile vincere la Liga. Conquistarla tre volte di seguito è stata già un’impresa e continuare a farlo non sarà semplice. L’obiettivo è provare a rimanere nelle top, mettere a segno quel ‘doblete’ che all’Atletico non è mai riuscito e poi provare ad andare avanti in Champions”.

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