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Pres. Pink Bari Femminile: "La A non deve ripartire. Sarebbe un torneo alterato"

Pres. Pink Bari Femminile: "La A non deve ripartire. Sarebbe un torneo alterato"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com
sabato 6 giugno 2020, 12:04Calcio femminile
di Claudia Marrone

“La Serie A non deve ripartire": lapidaria e decisa Alessandra Signorile, presidente del Pink Bari Calcio Femminile, che, ai microfoni di sportdonna.it, va dritta al punto circa il futuro del campionato.
Spiegando poi nel dettaglio: "Non ci sono le condizioni per riprendere il campionato e non ne faccio un discorso solo economico. Noi, come molte altre società, solo per fare un esempio, abbiamo il campo di allenamento in comune con altre squadre e non possiamo garantire l’uso esclusivo come richiederebbe il protocollo. Le atlete sono dilettanti, la normativa sui dilettanti è diversa da quelle per i professionisti e i medici non possono essere responsabili. Il protocollo, ci tengo a sottolinearlo, è sacrosanto e non chiediamo sicuramente di alleggerirlo. Il calcio femminile aveva appena iniziato ad alzare la testa, una eventuale ripresa della stagione può risultare una mossa troppo avventata e rovinare quanto di buono era stato fatto. Abbiamo una programmazione sul filo, una situazione del genere ci creerebbe problemi economici ma anche organizzativi. A me piace essere chiara e parlare di cose concrete. Noi avevamo otto straniere che ovviamente sono tornate a casa e quindi aspettano ora di sapere cosa devono fare. Poi teniamo presente che Milan, Juventus e Sassuolo hanno già iniziato gli allenamenti e questo ovviamente falsa già di suo il campionato perché arriverebbero con una preparazione diversa da quella di tutte le altre squadre. Per non parlare del discorso legato al mercato. Ci potremmo ritrovare a giocare contro squadre con giocatrici che sanno già di andare a giocare da un’altra parte. Noi siamo una piccola realtà di calcio femminile, che ha fatto il possibile in questi anni per tenere i bilanci ordinati e puliti una ripresa così avventata rischierebbe di condizionarci troppo con rischi troppo alti".

Conclude: “La mia proposta è quella di chiudere qui la stagione. Non credo che sia uno scempio prevedere eventualmente per l’anno prossimo un campionato a 14 squadre con quattro retrocessione se la maggioranza ritiene che siamo troppe. Dare o non dare lo scudetto non mi pare poi così rilevante, è la squadra più forte, leader indiscussa. Lo sanno tutti. Penso che il futuro del nostro movimento sia più importante che giocare le sei gare che restano…".

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