Calcio2000, Miccoli: "Lecce in B, poi potrei pensare all'Australia"
Schietto, sincero, mai banale. Fabrizio Miccoli di peli sulla lingua non ne ha mai avuti, figuriamoci a quasi 35 anni dopo una vita passata nel calcio. Racconti di una carriera, emozioni, storie di calcio e storie di vita, il tutto intrecciato in un canovaccio che ha come filo conduttore Lecce e soprattutto il Lecce. Nell'intervista che il Maradona del Salento ha concesso a Calcio2000 dal 15 in edicola, c'è tutto questo e molto di più. L'orecchino del Pibe de Oro, per esempio: "se qualcuno me lo facesse incontrare glielo restituirei molto volentieri", conferma il capitano del club salentino, oggi in Prima Divisione. "Ma il mio sogno è portare il Lecce in serie B, poi penseremo al futuro".
Futuro che, giusto sottolinearlo, mai e poi mai sarà con un'altra squadra italiana. Il Lecce, da sempre squadra del cuore di Miccoli, sarà la sua ultima tappa italiana. Poi la forte suggestione australiana. La terra dei canguri, in fondo, già in passato lo aveva tentato, ma il cuore alla fine ha avuto ragione sui sentimenti. Nel mezzo, tanti ricordi frullati in un mix di soddisfazioni, personali e professionali, gol e qualche passo falso. Palermo, Benfica, ma anche Fiorentina, Juventus e Milan. Miccoli, o meglio Fabrizio, come preferisce essere chiamato, ne ha per tutti: allenatori, direttori sportivi ed ex compagni. Senza dimenticare una doverosa precisazione sulla frase da tanti mai digerita su Falcone. Insomma, Miccoli racconta e si racconta in un ritratto profondo, sincero, non banale. Proprio come i suoi gol, proprio come la sua carriera.
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