Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Empoli, Sarri: " Al secondo anno è arrivata la A: una storia impensabile"

Empoli, Sarri: " Al secondo anno è arrivata la A: una storia impensabile"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 24 dicembre 2014, 22:042014
di Chiara Biondini
fonte Calcio2000 é in edicola

L'allenatore dell'Empoli, Maurizio Sarri ha rilasciato una splendida intervista ai microfoni di Calcio2000, una chiacchierata a tutto tondo quella con il mister, in uno scenario che trasmette un senso di pace e tranquillità assoluta. Pieve di Gropina, nel comune di Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo, è uno degli esempi più belli e significativi dell'architettura romanica in Toscana. Qui, all'inizio degli anni Ottanta, Sarri decise di sposarsi: "Ci piacque la località e anche la chiesa, mia moglie tra l'altro abitava qui vicino, così la scelta fu abbastanza rapida".

Prima di allenare, in che ruolo giocavi?
"Ero un difensore... alla Tonelli, per citare un mio giocatore. Anche se uno dei modelli dell'epoca era Vierchowod, difensore roccioso e implacabile. Marcavo l'attaccante più forte. Cercavo di seguire i consigli dei miei tecnici: fra l'altro tra gli allenatori ho avuto anche il mitico Kurt Hamrin, storico attaccante di Fiorentina, Milan e Juventus. A fine allenamento si metteva a calciare con noi e indirizzava la palla sempre al sette. Ci chiedeva di farlo anche a noi, ma… i nostri piedi erano diversi".

Dopo il Sorrento, ecco l'Empoli. Come si manifestò l'ipotesi di guidare gli azzurri?
"Fu una soluzione che spuntò all'improvviso. Il club voleva ripartire dai giovani. I dirigenti mi avevano seguito molto ai tempi di Pescara e in quel momento probabilmente tirarono fuori nuovamente il mio nome. La fortuna è stata che questa squadra, rigenerata, aveva ed ha buoni valori. Al primo anno abbiamo perso la finale play off, al secondo è arrivata la Serie A: una storia impensabile per me".

© foto di Federico De Luca