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Giana, Acerbis: "Salvezza? Con qualche gara in più avremmo anche potuto far altro"
Una partenza non esaltante, poi la svolta, e alla fine la salvezza. Senza neppure i playout.
Un anno molto particolare per la Giana Erminio, che dopo le scorie della passata stagione - con la sospensione dei campionati che aveva costretto i lombardi ai playout e alla retrocessione (con conseguente riammissione) - ha centrato la matematica permanenza in categoria all'ultima giornata, dopo una cavalcata che nelle ultime 12 gare ha visto i biancazzurri conquistare 23 punti. Una sola sconfitta, contro il Pontedera.
Di tutto questo, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ne ha parlato il portiere Paolo Acerbis.
Campionato altalenante, quello della Giana, ma gli obiettivi sono stati centrati: a mente fredda, come analizzeresti il tutto?
"Si, è vero che è stato un campionato di alti e bassi, siamo partiti in ritardo perché dopo la retrocessione non sapevamo in quale categoria avremmo militato, poi il Covid ha inciso tanto: rimandare le gare e giocare poi ogni tre giorni, anche in momenti cruciale della stagione, non è facile. Con l'arrivo di Brevi, però, è arrivata una nuova aria, ci siamo assestati e ci abbiamo creduto tutti: e per tutti intendo anche il presidente Bamonte, che ci incitava e spronava sempre, e Albè. Non ci hanno mai fatto mancare nulla. Poi nella gara di ritorno contro la Lucchese c'è stata la svolta, abbiamo preso coscienza delle nostre potenzialità... e azzardo: con qualche gara in più da poter giocare magari avremmo raggiunto anche altro".
Soprattutto se si considera che negli altri gironi, con gli stessi vostri punti, erano quasi playoff...
"Effettivamente quando avevamo 38 punti a pochissime giornate dal termine vedevamo squadre già salve, tranquillamente, noi ancora non sapevamo se avremmo dovuto o meno disputare i playout. L'importante, però, è che tutto sia andato al meglio, anche per premiare una società che, soprattutto in un anno difficile con questo, ha fatto tanti sacrifici, anche economici, ma non è mai venuta meno agli impegni".
Albé ha detto che, dopo quello che è stato fatto, andreste riconfermati tutti: sei d'accordo?
"Ci siamo salvati da soli, sul campo, abbiamo fatto una sorta di miracolo. Quindi si, sono d'accordo con Albè. E ho magari la speranza di partire un po' prima rispetto alla scorsa stagione per farci trovare prontissimi sin dall'inizio".
Si deduce anche a te farebbe piacere essere riconfermato...
"Assolutamente si. La Giana Erminio è una grande famiglia, si può fare bene, e io spero di riuscire a giocare ancora 2-3 anni: senza nascondere che mi piacerebbe finire qua la mia carriera".
Un anno molto particolare per la Giana Erminio, che dopo le scorie della passata stagione - con la sospensione dei campionati che aveva costretto i lombardi ai playout e alla retrocessione (con conseguente riammissione) - ha centrato la matematica permanenza in categoria all'ultima giornata, dopo una cavalcata che nelle ultime 12 gare ha visto i biancazzurri conquistare 23 punti. Una sola sconfitta, contro il Pontedera.
Di tutto questo, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ne ha parlato il portiere Paolo Acerbis.
Campionato altalenante, quello della Giana, ma gli obiettivi sono stati centrati: a mente fredda, come analizzeresti il tutto?
"Si, è vero che è stato un campionato di alti e bassi, siamo partiti in ritardo perché dopo la retrocessione non sapevamo in quale categoria avremmo militato, poi il Covid ha inciso tanto: rimandare le gare e giocare poi ogni tre giorni, anche in momenti cruciale della stagione, non è facile. Con l'arrivo di Brevi, però, è arrivata una nuova aria, ci siamo assestati e ci abbiamo creduto tutti: e per tutti intendo anche il presidente Bamonte, che ci incitava e spronava sempre, e Albè. Non ci hanno mai fatto mancare nulla. Poi nella gara di ritorno contro la Lucchese c'è stata la svolta, abbiamo preso coscienza delle nostre potenzialità... e azzardo: con qualche gara in più da poter giocare magari avremmo raggiunto anche altro".
Soprattutto se si considera che negli altri gironi, con gli stessi vostri punti, erano quasi playoff...
"Effettivamente quando avevamo 38 punti a pochissime giornate dal termine vedevamo squadre già salve, tranquillamente, noi ancora non sapevamo se avremmo dovuto o meno disputare i playout. L'importante, però, è che tutto sia andato al meglio, anche per premiare una società che, soprattutto in un anno difficile con questo, ha fatto tanti sacrifici, anche economici, ma non è mai venuta meno agli impegni".
Albé ha detto che, dopo quello che è stato fatto, andreste riconfermati tutti: sei d'accordo?
"Ci siamo salvati da soli, sul campo, abbiamo fatto una sorta di miracolo. Quindi si, sono d'accordo con Albè. E ho magari la speranza di partire un po' prima rispetto alla scorsa stagione per farci trovare prontissimi sin dall'inizio".
Si deduce anche a te farebbe piacere essere riconfermato...
"Assolutamente si. La Giana Erminio è una grande famiglia, si può fare bene, e io spero di riuscire a giocare ancora 2-3 anni: senza nascondere che mi piacerebbe finire qua la mia carriera".
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