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ESCLUSIVA TMW - Sullo: "Padova una bella esperienza. Stop alla C? La scelta un dovere istituzionale"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 9 novembre 2020, 15:04Serie C
di Claudia Marrone
esclusiva

Sullo: "Padova una bella esperienza. Stop alla C? La scelta un dovere istituzionale"

“Eravamo partiti da zero, era cambiata la società e la squadra si stava formando man mano con il trascorrere del mercato, ma abbiamo fatto tanti punti all’inizio, prima di patire una lieve flessione che a mio avviso non ha però pregiudicato un lavoro buono; certo, per il club non è stato abbastanza e la scelta del mio esonero è stata legittima, il calcio è questo, ma credo che Padova sia stata per me un’esperienza positiva. Fino alla sosta di natale avevamo 2 punti di media, con un torneo che proprio sulla media era livellato in alto, e da noi, quando lo schierai a sorpresa, è esploso Matteo Lovato, uomo mercato in estate e approdato all'Hellas Verona”.

Ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, esordisce così l’ex tecnico del Padova Salvatore Sullo, contattato dai nostri microfoni anche per una generale panoramica su un campionato, quello di Serie C, che, in attesa della giusta chiamata, il mister sta seguendo con attenzione.

Si aspettava, dopo quanto fatto a Padova, di ritrovarsi senza squadra?
“Fa parte del gioco. Ci sono 90 club professionistici in Italia e circa 500 allenatori: è più probabile essere nella mia condizione che su una panchina. L’importante è però mantenersi attivi, per non farsi trovare impreparati qualora dovesse muoversi qualcosa”.


Un campionato anomalo anche quello iniziato…
“Come ho spesso detto, quest’anno non vincerà la squadra più forte, ma quella che interpreterà nel modo migliore il calendario, inevitabilmente segnato dal Covid-19. E’ un’altra stagione anomala, ma vedo molto equilibrio in tutti e tre i gironi”.

Sarebbe giusto, come si sta leggendo da più parti, pensare a una temporanea sospensione del campionato di Serie C?
“In queste delicate situazioni, credo si debba parlare poco e affidarsi alle istituzioni elette. C’è una lega, la Lega Pro, che rappresenta la categoria, la FIGC che poi rappresenta il sistema calcio… sono stati eletti i vari membri, hanno il dovere di trovare una soluzione, noi addetti ai lavori quello di accettarla. Non è sempre corretto esprimere la propria opinione su tutti i temi”.

Altra parentesi su mister svincolati: ha lavoro a lungo con Giampiero Ventura, tra i più chiacchierati dopo la parentesi con l’Italia. Si aspettava di vederlo libero?
“Credo che anche per la situazione della Nazionale si sia esagerato, quando si parla di sport c’è sempre chi vince e chi perde. Il calcio negli anni si è evoluto in termini tecnologici, nei modi, ma non cambia il fatto che ci sono ventidue contendenti che vogliono la vittoria, e per questo la differenza la fanno le idee: Ventura le ha sempre avute, ed estremamente moderne. Se da un lato posso capire il mio stop, del resto ho iniziato a lavorare come primo allenatore la scorsa stagione, dall’altro non mi capacito di come lui sia fermo dopo l’ottimo lavoro fatto a Salerno”.