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FOCUS TMW - La Top 11 del Girone B di Serie C: Poluzzi il migliore, DiPa salva l'Arezzo
E' andata in archivio la 18^ giornata del Girone B di Serie C. Questi i risultati:
Cesena-Sudtirol 0-0
Virtus Verona-Fermana 1-1
Feralpisalò-Sambenedettese 1-2
Gubbio-Imolese 2-1
Matelica-Perugia 1-3
Triestina-Fano 0-1
Vis Pesaro-Mantova 1-4
Legnago Salus-Modena 0-1
Padova-Carpi rinviata per Covid-19 (su richiesta del Carpi)
Ravenna-Arezzo 1-1
Di seguito, la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com, che opta per il 4-2-3-1:
Poluzzi (Sudtirol): è il migliore in assoluto all' "Orogel-Manuzzi". Sempre sicuro nelle uscite, salva una prestazione non eccellente dei suoi, che a Cesena faticano. Lui, prima para il rigore al Bortolussi, poi si ripropone su Favale e a otto minuti dalla fine butta giù la saracinesca su Nanni.
Elia (Perugia): dà sfogo a tutto il suo estro, e non solo difende alla perfezione anche nel momento iniziale quando il Matelica, che parte bene, pressa, ma sblocca anche la gara con l'assist per Murano in occasione del primo vantaggio. Da li il Grifo cambia volto.
Ingegneri (Modena): a Sodinha basta un quarto d'ora per risolvere la gara, e giù il cappello, il difensore per 90' lotta e controbatte con un Legnago che comunque non sta a guardare, Luppi è fastidioso. Ma lui non arretra un centimetro, e la prova è di livello.
Maddaloni (Cesena): osserva l'attacco del Sudtirol, e lo tiene interamente a bada. E la sua prova si riassume in questo: aver di fatto annullato uno dei più feroci attacchi del girone, non per niente in vetta alla classifica...
Oukhadda (Gubbio): Gomez si prende la scena perché la sua gara è coi fiocchi, doppietta decisiva, ma altrettanto notevole, seppur nell'ombra è quella dell'esterno difensivo. Che lotta su tutti i palloni, cerca di controllare tutta la fascia spingendo anche in avanti. Tanta sostanza.
Franchini (Ravenna): una gara di nervi quella contro l'Arezzo, ma lui riesce a sbrogliare anche le situazioni più complicate, dando ordine e geometrie alla squadra. Segna anche il gol che illude i suoi, ma che alla fine vale solo un punto: comunque utile.
Amadio (Fano): lucidità, concentrazione estrema e persino l'assist che vale i tre punti. A Triste il play dei marchigiani, fresco di rinnovo, fa valere la sua esperienza e a centrocampo mette ordine, detta lui i tempi; a onor del vero, lo aiuta anche Viscovo tra i pali, che para tutto.
Danti (VirtusVecomp Verona): funziona alla perfezione anche nel ruolo di trequartista. Svaria serenamente su tutto il versante offensivo, per altro trovando anche un gran gol con un tuffo di testa, e questo gli permette di costruire costantemente l'azione: valore aggiunto.
Botta (Sambenedettese): i rossoblù non brillano, ma sulla trequarti il giocatore si scatena, divenendo il più pericolo e propositivo dei suoi. Mette la firma su entrambi i gol: prima con l'assist a Lescano, poi con il centro che vale il raddoppio e i tre punti.
Di Paolantonio (Arezzo): gli amaranto non ci sono, e rischiano il crac anche a Ravenna. Ma sono salvati dal jolly offensivo, che non solo è autore di tutte (poche) giocate dei toscani, ma è anche colui che toglie le castagne dal fuoco con il gol che vale un punto: per il morale non è poco.
Cheddira (Mantova): in 23 minuti, segna una doppietta e conquista il rigore che di fatto chiude la partita. Certo, a tratti la Vis Pesaro prova a farsi sentire, ma la gara ha preso un chiaro indirizzo: segnato dall'attaccante.
Cesena-Sudtirol 0-0
Virtus Verona-Fermana 1-1
Feralpisalò-Sambenedettese 1-2
Gubbio-Imolese 2-1
Matelica-Perugia 1-3
Triestina-Fano 0-1
Vis Pesaro-Mantova 1-4
Legnago Salus-Modena 0-1
Padova-Carpi rinviata per Covid-19 (su richiesta del Carpi)
Ravenna-Arezzo 1-1
Di seguito, la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com, che opta per il 4-2-3-1:
Poluzzi (Sudtirol): è il migliore in assoluto all' "Orogel-Manuzzi". Sempre sicuro nelle uscite, salva una prestazione non eccellente dei suoi, che a Cesena faticano. Lui, prima para il rigore al Bortolussi, poi si ripropone su Favale e a otto minuti dalla fine butta giù la saracinesca su Nanni.
Elia (Perugia): dà sfogo a tutto il suo estro, e non solo difende alla perfezione anche nel momento iniziale quando il Matelica, che parte bene, pressa, ma sblocca anche la gara con l'assist per Murano in occasione del primo vantaggio. Da li il Grifo cambia volto.
Ingegneri (Modena): a Sodinha basta un quarto d'ora per risolvere la gara, e giù il cappello, il difensore per 90' lotta e controbatte con un Legnago che comunque non sta a guardare, Luppi è fastidioso. Ma lui non arretra un centimetro, e la prova è di livello.
Maddaloni (Cesena): osserva l'attacco del Sudtirol, e lo tiene interamente a bada. E la sua prova si riassume in questo: aver di fatto annullato uno dei più feroci attacchi del girone, non per niente in vetta alla classifica...
Oukhadda (Gubbio): Gomez si prende la scena perché la sua gara è coi fiocchi, doppietta decisiva, ma altrettanto notevole, seppur nell'ombra è quella dell'esterno difensivo. Che lotta su tutti i palloni, cerca di controllare tutta la fascia spingendo anche in avanti. Tanta sostanza.
Franchini (Ravenna): una gara di nervi quella contro l'Arezzo, ma lui riesce a sbrogliare anche le situazioni più complicate, dando ordine e geometrie alla squadra. Segna anche il gol che illude i suoi, ma che alla fine vale solo un punto: comunque utile.
Amadio (Fano): lucidità, concentrazione estrema e persino l'assist che vale i tre punti. A Triste il play dei marchigiani, fresco di rinnovo, fa valere la sua esperienza e a centrocampo mette ordine, detta lui i tempi; a onor del vero, lo aiuta anche Viscovo tra i pali, che para tutto.
Danti (VirtusVecomp Verona): funziona alla perfezione anche nel ruolo di trequartista. Svaria serenamente su tutto il versante offensivo, per altro trovando anche un gran gol con un tuffo di testa, e questo gli permette di costruire costantemente l'azione: valore aggiunto.
Botta (Sambenedettese): i rossoblù non brillano, ma sulla trequarti il giocatore si scatena, divenendo il più pericolo e propositivo dei suoi. Mette la firma su entrambi i gol: prima con l'assist a Lescano, poi con il centro che vale il raddoppio e i tre punti.
Di Paolantonio (Arezzo): gli amaranto non ci sono, e rischiano il crac anche a Ravenna. Ma sono salvati dal jolly offensivo, che non solo è autore di tutte (poche) giocate dei toscani, ma è anche colui che toglie le castagne dal fuoco con il gol che vale un punto: per il morale non è poco.
Cheddira (Mantova): in 23 minuti, segna una doppietta e conquista il rigore che di fatto chiude la partita. Certo, a tratti la Vis Pesaro prova a farsi sentire, ma la gara ha preso un chiaro indirizzo: segnato dall'attaccante.
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