Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / casertana / Editoriale
Perché la Serie A non farà nessun Mundialito durante il Mondiale in Qatar: tra i motivi lo stage di Mancini, i costi e una formula rivisitata che non convinceva piùTUTTO mercato WEB
domenica 17 aprile 2022, 09:01Editoriale
di Marco Conterio

Perché la Serie A non farà nessun Mundialito durante il Mondiale in Qatar: tra i motivi lo stage di Mancini, i costi e una formula rivisitata che non convinceva più

Nato a Firenze il 5 maggio del 1985, è caporedattore e inviato di Tuttomercatoweb.com. In tv in Rai con 90° Minuto e Calcio Totale, è stato voce di Radio Sportiva e firma de Il Messaggero
Non si terrà il torneo fuori dai confini italiani con le società di Serie A impegnate durante il Mondiale in Qatar. La decisione, nell'aria, è stata confermata oggi durante l'Assemblea di Lega e i motivi sono molteplici. Una notizia anticipata da Tuttomercatoweb.com lo scorso 4 febbraio che ha trovato conferme ufficiali da parte dei dirigenti della Lega. Il progetto iniziale era quello di portare tutte le 20 squadre di A negli Stati Uniti, in sede unica (di recente un viaggio a Orlando a riguardo), per un torneo da disputarsi durante il Mondiale in Qatar. Le condizioni poi sono fortemente cambiate, tra queste anche la mancata qualificazione della Nazionale italiana proprio alla massima kermesse intercontinentale dopo l'eliminazione contro la Macedonia del Nord.

Tutte le ragioni della decisione
I motivi, come detto, sono molteplici. Tra questi anche lo stage della Nazionale: senza il Mondiale, gli azzurri si ritroveranno agli ordini di Roberto Mancini per provare a formare il gruppo del nuovo corso. Dovrebbero esserci tra i 30 e i 35 calciatori, per un periodo non breve e dopo questo, a novembre, i giocatori avranno bisogno anche di uno 'scarico' e non sarebbero disponibili per il Mundialito. Niente azzurri (più dei 23 eventualmente al Mondiale), ma questo era tecnicamente già in conto nella formula iniziale. Non solo: non sarebbe possibile prendere prestiti da altre leghe (dalla Serie B o dalla MLS, per esempio), e alcune rose si ritroverebbero fortemente ridotte e costrette a integrare troppi giovani dalla cantera. Inoltre la stagione partirà presto e anche quelli eventualmente eliminati dal Mondiale avranno bisogno di periodo di break dopo il Qatar e anche loro non potrebbero partecipare al torneo.


I costi, la location, la formula
Tra le altre ragioni, anche la questione della formula. Inizialmente, come detto, l'idea era di coinvolgere tutte le 20 della A ma il piano finale era di giocare una Final Eight. Solo 8 squadre, dunque, quindi con costi più ridotti per la Lega Serie A (anche con una ricerca più snella degli sponsor ma solo nel volume, più difficile nella qualità). Un altro motivo di discussione è stata anche la location: se in prima battuta la Lega si è mossa solo sugli Stati Uniti, la proposta di De Laurentiis era di giocare in Qatar (o negli Emirati in seconda battuta) ma l'eliminazione dell'Italia ha portato le parti a ritenere evidentemente sconveniente il fatto di portare il campionato italiano laddove gli occhi di tutti erano su un Mondiale... Senza l'Italia. Per questo non si farà niente e resta da capire come, dopo la pausa estiva, il calcio italiano riuscirà a tenere alta l'attenzione sul proprio movimento. Lo dimostrano le competizioni 'minori' come la Conference League, in fondo: snobbata da tutti, inizialmente, ha portato dei tutti esaurito ovunque, compreso l'Olimpico di Roma. Perché il calcio è calcio e vincere, che siano tornei negli Stati Uniti o la terza competizione europea, un tempo era l'Intertoto, piace sempre a tutti e d'amichevole in fondo c'è sempre poco. Invece no. Saremo solo spettatori. Ma questo è tutto un altro triste discorso.