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L'Atalanta è un'Araba Fenice, ma lo Spezia getta via tutto. Finisce 2-2 al Picco
Inferno e ritorno. Perché l'Atalanta riprende una partita che sembrava persa al sessantesimo, quando Ampadu aveva insaccato il 3-0 per lo Spezia. Sembrava tutto finito, invece Hojlund e Pasalic riacciuffano al novantaduesimo. Il 2-2 alla fine può dirsi meritato per la quantità di occasioni, ma i bianconeri hanno gettato un vantaggio che sembrava impossibile da colmare. Così niente seconda vittoria consecutiva per i bianconeri. Mentre è un panno caldo il pareggio per un'Atalanta che aveva perso quattro delle ultime cinque partite.
L'uomo chiave della partita è certamente Mbala Nzola, totale dominatore nei confronti di una difesa atalantina decisamente troppo morbida. Il problema è anche a centrocampo perché Bourabia giganteggia, saccheggiando spesso e volentieri Ederson - come nell'occasione del 2-0 - contro un'Atalanta che gioca sotto ritmo, forse imballata dai carichi di lavoro dopo un mese e mezzo di stop e nuova preparazione. Lo Spezia parte fortissimo e all'ottavo è già avanti, con una ripartenza orchestrata da Nzola che, ben imbeccato nel corridoio, arriva fino in fondo e poi centra per l'accorrente Gyasi, bravo a inserirsi fra Toloi e Sportiello per l'1-0.
Quando le cose non funziona bene, poi, piove sul bagnato. Perché Zoet e Zapata si scontrano appena prima della metà del primo tempo, con conseguenze serie per tutti e due. Il centravanti colombiano ha ancora il tempo per cercare il pareggio con un colpo di testa che Zovko disinnesca anche in maniera fortunosa, perché già lì. La sensazione è però che l'Atalanta non ne abbia più di tanto, perché alla mezz'ora arriva il pareggio. Nzola va come un treno e si presenta davanti a Sportiello, giustiziandolo con un tunnel. Avrebbe anche il tempo per il terzo, ma questa volta Palomino compie un miracolo prima di calciare a botta sicura.
L'Atalanta continua a sbandare paurosamente fino a un quarto d'ora dalla fine, quando Hojlund riceve spalle alla porta e poi scarica in rete dopo avere saltato Kiwior per il 2-1. Gasperini prova il tutto per tutto, inserendo anche Malinovskyi per cercare un pari che sarebbe sembrato fantascienza fino a pochi minuti prima. Ancora Hojlund, a poco dalla fine, si gira sul sinistro e in diagonale va a un centimetro dal gol. Pari che arriva al secondo minuto di recupero, con un no look di Koopmeiners e un tocco da due passi di Pasalic, lasciato incustodito a due passi dal palo.
L'uomo chiave della partita è certamente Mbala Nzola, totale dominatore nei confronti di una difesa atalantina decisamente troppo morbida. Il problema è anche a centrocampo perché Bourabia giganteggia, saccheggiando spesso e volentieri Ederson - come nell'occasione del 2-0 - contro un'Atalanta che gioca sotto ritmo, forse imballata dai carichi di lavoro dopo un mese e mezzo di stop e nuova preparazione. Lo Spezia parte fortissimo e all'ottavo è già avanti, con una ripartenza orchestrata da Nzola che, ben imbeccato nel corridoio, arriva fino in fondo e poi centra per l'accorrente Gyasi, bravo a inserirsi fra Toloi e Sportiello per l'1-0.
Quando le cose non funziona bene, poi, piove sul bagnato. Perché Zoet e Zapata si scontrano appena prima della metà del primo tempo, con conseguenze serie per tutti e due. Il centravanti colombiano ha ancora il tempo per cercare il pareggio con un colpo di testa che Zovko disinnesca anche in maniera fortunosa, perché già lì. La sensazione è però che l'Atalanta non ne abbia più di tanto, perché alla mezz'ora arriva il pareggio. Nzola va come un treno e si presenta davanti a Sportiello, giustiziandolo con un tunnel. Avrebbe anche il tempo per il terzo, ma questa volta Palomino compie un miracolo prima di calciare a botta sicura.
L'Atalanta continua a sbandare paurosamente fino a un quarto d'ora dalla fine, quando Hojlund riceve spalle alla porta e poi scarica in rete dopo avere saltato Kiwior per il 2-1. Gasperini prova il tutto per tutto, inserendo anche Malinovskyi per cercare un pari che sarebbe sembrato fantascienza fino a pochi minuti prima. Ancora Hojlund, a poco dalla fine, si gira sul sinistro e in diagonale va a un centimetro dal gol. Pari che arriva al secondo minuto di recupero, con un no look di Koopmeiners e un tocco da due passi di Pasalic, lasciato incustodito a due passi dal palo.
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