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Piacenza, esordio e gol De Respinis: "Basta una vittoria per sbloccarci mentalmente"
"Avevo fatto un solo allenamento sabato mattina, poi sono sceso subito in campo: sono felice per il gol a livello personale, anche se avrei preferito fosse un gol da tre punti. Il calcio è un gioco di squadra, ma per ora va bene così, è stato un punto importante che mette un mattoncino all'obiettivo che ci siamo prefissati: pensiamo intanto a salvarci, poi vedremo": ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, esordisce così Alessandro De Respinis, fresco acquisto del Piacenza.
Esordio con gol per l'attaccante ex Pro Sesto nel corso del match di ieri contro la Juventus U23, che ha poi spiegato il suo trasferimento: "A Sesto stavo bene, ma nelle ultime 10 partite avevo trovato poco spazio. Questo è per me un anno importante, particolare, e a Piacenza, dove mi volevano mister e Ds, avrei trovato più spazio".
Questione, quindi, di opportunità.
"Si, la scelta è stata fatta in base a quello che volevo fare. Ho valutato la piazza, che comunque rimane una delle più importanti della categoria con una grande storia alle spalle, gli stimoli, il modulo, un insieme di cose: e sono certo di aver fatto la scelta giusta, è stata una scelta pensata".
La classifica, al momento non positiva, è una stimolo in più o un po' ti spaventa?
"Gli stimoli te li dà già il fatto, come dicevo, di essere in una piazza importante. E la classifica non mi spaventa: la situazione non è facile, è vero, e niente è mai scontato, ma all'inizio era normale che la squadra necessitasse di più tempo per carburare: ci sono tanti ragazzi giovani, un minimo di adattamento serve, ma hanno capacità. Sono convinto che ci basta una vittoria per sbloccarci, dal punto di vista mentale".
Esordio con gol per l'attaccante ex Pro Sesto nel corso del match di ieri contro la Juventus U23, che ha poi spiegato il suo trasferimento: "A Sesto stavo bene, ma nelle ultime 10 partite avevo trovato poco spazio. Questo è per me un anno importante, particolare, e a Piacenza, dove mi volevano mister e Ds, avrei trovato più spazio".
Questione, quindi, di opportunità.
"Si, la scelta è stata fatta in base a quello che volevo fare. Ho valutato la piazza, che comunque rimane una delle più importanti della categoria con una grande storia alle spalle, gli stimoli, il modulo, un insieme di cose: e sono certo di aver fatto la scelta giusta, è stata una scelta pensata".
La classifica, al momento non positiva, è una stimolo in più o un po' ti spaventa?
"Gli stimoli te li dà già il fatto, come dicevo, di essere in una piazza importante. E la classifica non mi spaventa: la situazione non è facile, è vero, e niente è mai scontato, ma all'inizio era normale che la squadra necessitasse di più tempo per carburare: ci sono tanti ragazzi giovani, un minimo di adattamento serve, ma hanno capacità. Sono convinto che ci basta una vittoria per sbloccarci, dal punto di vista mentale".
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