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TMW - Caos Picerno-Bitonto. Ecco perché il Rende rivendica la riammissione in CTUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
sabato 12 settembre 2020, 12:49Serie C
di Claudia Marrone

TMW - Caos Picerno-Bitonto. Ecco perché il Rende rivendica la riammissione in C

Picerno e Bitonto, come noto, non disputeranno il prossimo campionato di Serie C: l’illecito sportivo contestato ai due club dalla Procura Federale circa il match del 5 maggio 2019, ha portato alla retrocessione all’ultimo posto della classifica per il Picerno e alla penalizzazione di 5 punti per il Bitonto, sentenze da scontarsi nella stagione sportiva 2019-2020.
Tradotto, retrocessione in D per la truppa lucana, mancata promozione in C per i pugliesi.

Da qui si apre la questione legata ai club che dovranno colmare i posti vacanti. In lizza, a seguito delle domande presentate, Pianese e Arzignano (ordine di graduatoria), ma le altre due società vengono estromesse dai giochi poiché il riferimento della sentenza è legato alla stagione scorsa, e non alla 2020-21 che avrebbe dato a entrambe la sicura partecipazione al torneo di Serie C. Proprio per il riferimento all’anno calcistico andato in archivio, subentrano in corsa per il ritorno tra i professionisti Rende e Bisceglie, con i nerazzurri che, a cospetto del Rende, vantavano un miglior piazzamento in classifica, che non è comunque servito a mantenere la categoria poiché le due formazioni hanno perso il playout rispettivamente con Picerno e Sicula Leonzio.
Non è però la classifica del Girone C 2019-20 ciò di cui tener conto, perché come parti giuridiche interessate alla combine del 5 maggio 2019, figurano solo Rende e Foggia: in un primo momento anche l’Audace Cerignola, estromessa però dalla vicenda nel secondo grado di giudizio.


Se quindi per il Foggia è ormai certa la C in quanto prima classificata del Girone H di Serie D 2019-20 (per effetto della penalizzazione inflitta al Bitonto di cui prima), più complesso è il discorso legato a Rende e Bisceglie.
Occorre in tal senso fare un passo indietro. Come noto, il campionato di Serie C è stato l’unico torneo professionistico a essere terminato non con il completamento della stagione ma con un provvedimento straordinario che ha congelato le classifiche al momento dello stop dovuto al Covid-19 e ha attuato la disputa dei soli playoff e playout oltre alla promozione in B delle prime tre classificate di ogni girone (Monza, Vicenza, Reggina) e la retrocessione delle ultime (Gozzano, Rimini e Rieti): un regolamento, il 49 NOIF, di fatto rivoluzionato, ma con provvedimento autonomo della FIGC dovuto alla straordinarietà della situazione, mai presentatasi sul calcio se si escludono gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Decisione, numero 27 del 19 giugno 2020, che ha di fatto annullato il ricorso del Picerno che esigeva la salvezza diretta avendo più di otto punti di distacco dal Rende che, come precedentemente detto, era l’avversaria di turno: “Con C.U. n. 196/A del 20 maggio 2020, la FIGC deliberava, da un lato, di “adoperarsi affinché i campionati organizzati da Lega Serie A, Lega B, Lega Pro vengano riavviati e portati a conclusione”, dall’altro, ove fosse stato impossibile portarli a termine con il formato ordinario, che gli stessi fossero conclusi secondo un “formato diverso”; nonché disponendo la proroga del termine della stagione sportiva 2019/2020 dal 30 giugno 2020 al 30 agosto 2020, con termine di conclusione dei Campionati al 20 agosto 2020”, questo quanto si evince dalla delibera federale.

Rende e Picerno quindi ai playout. Ma essendo il Picerno scalato all’ultimo posto in graduatoria, il Rende, come sottolineato nella memoria difensiva redatta dall’avvocato Gaetano Aita, si è trovato a disputare uno spareggio contro una squadra che di fatto non ne avrebbe avuto diritto (sarebbe semmai avanzato il Rieti come penultima classificata, cambiando per giunta le gare che invece si sono giocate, ma il club laziale non ha proceduto per vie legali in tal senso): da qui, la richiesta, della riammissione alla Serie C.
Una sentenza che legittima tale richiesta, perché comunque il campionato di Serie C – seppur in modo straordinario – si è concluso: e, per regolamento, si deve far fede a quella conclusione che riguarda playoff e playout, ultimo atto della terza serie 2019-2020.
A breve le risposte ufficiali.