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Serie B, ultimo atto: stasera si decide chi tra Cittadella e Venezia va in A. Le aperture
Serie B, ultimo atto.
Si deciderà infatti stasera, con la finale playoff di ritorno, chi tra Cittadella e Venezia salirà in Serie A con Empoli e Salernitana: si parte dall'1-0 dell'andata in favore dei lagunari, ai quali adesso, in virtù del miglior piazzamento in classifica delle regular season, basta un pareggio e eventualmente anche una sconfitta, ma di 1-0. Il Cittadella, insomma, ha una sola opportunità, vincere con due gol di scarto.
E dei due fronti si occupa La Gazzetta dello Sport. Sponda Venezia: "Zanetti garantisce «Non cambiamo». Si gioca 15’ prima". «Ci siamo guadagnati un piccolo vantaggio, ma non speculeremo sul risultato, non è nel nostro dna, sappiamo che basta un episodio per cambiare una partita, come con il Chievo», il commento del mister.
"Spinta Venturato: «Stiamo bene e ci proveremo»", così invece dal versante Cittadella. "«È nei pensieri di tutti, anche nei miei - ha ammesso Venturato -. I dati raccolti ci dicono che il Cittadella sta bene fisicamente, è pronto a dare battaglia ma dovrà per forza di cose fare meglio di domenica per cercare di ribaltare una situazione dove il Venezia è nettamente favorito»", la chiosa.
"Zanetti-Venturato, Serie A al fotofinish", così il Corriere dello Sport, che ha poi aggiunto: "Dopo tre fallimenti negli ultimi 16 anni, c’è una città in fermento. Quella Venezia che col tempo ha imparato a votarsi più al basket che alle vicende pallonare, e che soltanto cinque anni fa aveva a che fare con la serie D, ora sogna la miglior platea. Ha imparato a sognare con Pippo Inzaghi, e preso confidenza con la cadetteria. Ma adesso Zanetti sta spingendo il Venezia fino alla promozione in A. Manca un ultimo esame: la strada è in discesa, basta solo non farsi consumare dall’ansia. E magari non vivere di rendita dall’1-0 di quattro giorni fa perché sarebbe rischioso. Cittadella permettendo, stasera in laguna vogliono brindare a una categoria che manca dal 2002".
Chiude poi Tuttosport. "Zanetti: «Calma, il Cittadella non mollerà. Si, ho richieste, ma prima vediamo come va»", così sulla formazione lagunare, sulla quale aggiunge: "Novanta minuti dalla gloria. Il Venezia può anche pareggiare questa sera contro il Cittadella, finanche perdere di un gol (visto che a parità di 0-1 i lagunari sono in vantaggio per il miglior piazzamento in campionato, quinto posto contro sesto), e sarà promosso in Serie A. La rete segnata all’andata da Di Mariano vale tanto e i tifosi sono pronti a festeggiare il ritorno nella massima categoria, tenendo sempre conto delle restrizioni per il Covid".
Andando invece al Cittadella: "Venturato deve vincere con due gol di scarto: impresa che gli riuscì col Benevento nel 2019". "Occorre l’impresa al Cittadella, non ha alternative: è costretto a vincere con due gol di scarto, ad attaccare, a mettere pressione a un Venezia che potrà perdere pure di una rete perché, forte del vantaggio dell’andata e della migliore posizione in classifica, festeggerebbe lo stesso la promozione in massima serie in caso di sconfitta di misura", la chiosa.
Si deciderà infatti stasera, con la finale playoff di ritorno, chi tra Cittadella e Venezia salirà in Serie A con Empoli e Salernitana: si parte dall'1-0 dell'andata in favore dei lagunari, ai quali adesso, in virtù del miglior piazzamento in classifica delle regular season, basta un pareggio e eventualmente anche una sconfitta, ma di 1-0. Il Cittadella, insomma, ha una sola opportunità, vincere con due gol di scarto.
E dei due fronti si occupa La Gazzetta dello Sport. Sponda Venezia: "Zanetti garantisce «Non cambiamo». Si gioca 15’ prima". «Ci siamo guadagnati un piccolo vantaggio, ma non speculeremo sul risultato, non è nel nostro dna, sappiamo che basta un episodio per cambiare una partita, come con il Chievo», il commento del mister.
"Spinta Venturato: «Stiamo bene e ci proveremo»", così invece dal versante Cittadella. "«È nei pensieri di tutti, anche nei miei - ha ammesso Venturato -. I dati raccolti ci dicono che il Cittadella sta bene fisicamente, è pronto a dare battaglia ma dovrà per forza di cose fare meglio di domenica per cercare di ribaltare una situazione dove il Venezia è nettamente favorito»", la chiosa.
"Zanetti-Venturato, Serie A al fotofinish", così il Corriere dello Sport, che ha poi aggiunto: "Dopo tre fallimenti negli ultimi 16 anni, c’è una città in fermento. Quella Venezia che col tempo ha imparato a votarsi più al basket che alle vicende pallonare, e che soltanto cinque anni fa aveva a che fare con la serie D, ora sogna la miglior platea. Ha imparato a sognare con Pippo Inzaghi, e preso confidenza con la cadetteria. Ma adesso Zanetti sta spingendo il Venezia fino alla promozione in A. Manca un ultimo esame: la strada è in discesa, basta solo non farsi consumare dall’ansia. E magari non vivere di rendita dall’1-0 di quattro giorni fa perché sarebbe rischioso. Cittadella permettendo, stasera in laguna vogliono brindare a una categoria che manca dal 2002".
Chiude poi Tuttosport. "Zanetti: «Calma, il Cittadella non mollerà. Si, ho richieste, ma prima vediamo come va»", così sulla formazione lagunare, sulla quale aggiunge: "Novanta minuti dalla gloria. Il Venezia può anche pareggiare questa sera contro il Cittadella, finanche perdere di un gol (visto che a parità di 0-1 i lagunari sono in vantaggio per il miglior piazzamento in campionato, quinto posto contro sesto), e sarà promosso in Serie A. La rete segnata all’andata da Di Mariano vale tanto e i tifosi sono pronti a festeggiare il ritorno nella massima categoria, tenendo sempre conto delle restrizioni per il Covid".
Andando invece al Cittadella: "Venturato deve vincere con due gol di scarto: impresa che gli riuscì col Benevento nel 2019". "Occorre l’impresa al Cittadella, non ha alternative: è costretto a vincere con due gol di scarto, ad attaccare, a mettere pressione a un Venezia che potrà perdere pure di una rete perché, forte del vantaggio dell’andata e della migliore posizione in classifica, festeggerebbe lo stesso la promozione in massima serie in caso di sconfitta di misura", la chiosa.
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