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Juventus-Barcellona 0-2, le pagelle dei bianconeri: Szczesny e Danilo note positiveTUTTO mercato WEB
Danilo contrasta Messi
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 28 ottobre 2020, 23:03Champions League
di Alessandro Nidi
per Eurochampions.it

Juventus-Barcellona 0-2, le pagelle dei bianconeri: Szczesny e Danilo note positive

I voti ai campioni d'Italia, ora al secondo posto del gruppo G della UEFA Champions League con due punti di vantaggio su Ferencvaros e Dynamo Kiev

Il Barcellona ha vinto in scioltezza a Torino, con un punteggio all'inglese che avrebbe potuto assumere anche dimensioni più generose se i catalani si fossero specchiati di meno e avessero concluso di più.

La Juventus ha faticato parecchio, ma non ha subìto crolli verticali, incassando lo 0-2 soltanto nel recupero del secondo tempo, per giunta su calcio di rigore.

Ecco le pagelle dei bianconeri.

SZCZESNY 6.5 - Il polacco è stato sicuramente tra i migliori in campo questa sera. Miracoloso su una duplice occasione capitata sui piedi di Dembélé e Griezmann al 36'. Incolpevole sui gol.

CUADRADO 6 - Tanta voglia di far bene e qualche inserimento in area tentato nel secondo tempo, ma anche più di una difficoltà nel contenere le avanzate di uno scatenato Pedri. Sufficienza per abnegazione.

BONUCCI 6 - Difficile chiedere di più al centrale viterbese, questa sera. Sceso in campo senza avere avuto il tempo di smaltire i postumi dell'infortunio patito contro l'Hellas Verona, l'ex Bari ha ben figurato nel pacchetto arretrato, rendendosi anche protagonista di alcune chiusuere tempestive.

DEMIRAL 5 - Di per sé la prestazione non sarebbe così malvagia e potrebbe anche strappare la sufficienza, ma l'espulsione che ha lasciato in dieci uomini la sua squadra si è rivelata troppo penalizzante ai fini del punteggio finale. Troppa irruenza.

DANILO 7 - Può sembrare un voto esagerato, se si considera che talvolta Dembélé è riuscito a passare sulla sua fascia, ma gli interventi puntuali e puliti in piena area di rigore di cui si è reso protagonista valgono quanto un gol. Un giocatore ritrovato.

KULUSEVSKI 5.5 - Il talento c'è, questo è fuori discussione. Al primo grande banco di prova europeo (senza offesa per la Dynamo Kiev), lo svedese ha però fatto fatica a brillare, restando spesso e volentieri imbottigliato tra le maglie difensive del Barcellona e risultando talvolta lezioso. (74' MCKENNIE 6 - entra bene in campo e prova subito a calciare in porta. Poi il rosso rimediato da Demiral rovina tutto).

BENTANCUR 6 - Ordine e ritmo assicurati, anche quando il pallone è spesso tra i piedi degli avversari. Non giganteggia, ma neppure sfigura. (83' ARTHUR S.V. - Il brasiliano entra a partita ormai chiusa, con la Juventus in 10 uomini)

RABIOT 5.5 - Trasparente nel primo tempo, più dinamico nella seconda frazione. Gli manca la continuità per tornare davvero a essere il "Cavallo Pazzo" ammirato al "Parco dei Principi". (83' BERNARDESCHI 5 - Sarebbe una prestazione impossibile da giudicare, in quanto, come Arthur, non tocca mai palla, se non in occasione di un aggancio esteticamente apprezzabile. Tocca, però, Ansu Fati. In area di rigore. Condannando, così, la Juventus. Un altro errore dopo quello con cui ha regalato il vantaggio all'Hellas Verona in Serie A. Calciatore da recuperare mentalmente).

CHIESA 6 - Un paio di accelerazioni devastanti e tanti suggerimenti chiamati in profondità ai suoi compagni, che spesso e volentieri però lo ignorano. Merita maggior considerazione.

DYBALA 5 - Nessuna Joya, questa sera, per l'argentino. Condizione fisica da rivedere, ma soprattutto una mentalità che non si addice a un campione del suo calibro. Può e deve fare di più: la Juventus ha bisogno del vero Dybala.

MORATA 6.5 - Enorme lavoro oscuro per il canterano cresciuito a pane e Real Madrid. Lotta, ripiega, contrasta, corre. E segna. Tre volte. Ma il VAR annulla sempre. Come a Crotone, come contro l'Hellas Verona. Cinque reti cancellate in tre partite. Morata c'è. In attesa di Ronaldo.

ALLENATORE - PIRLO 5 - La sua Juventus ha del potenziale, ma fatica a esprimerlo. C'è da migliorare nel fraseggio, nell'ultimo passaggio, nella precisione al tiro. I meccanismi necessitano di essere oliati. Serve tempo, vero, ma non si può attendere in eterno, perché la stagione sta entrando nel vivo. Pirlo, però, questo lo sa. E ci sta lavorando.