tmw / championsleague / Serie A
TUTTO mercato WEB
La Juve strappa il pass per gli ottavi di finale: ma che fatica! Morata-Dybala: il confronto non regge
Chiudere la pratica era l’obiettivo principale di casa Juventus per questa quarta giornata del girone G di Champions League e così, con sofferenza, è stato: con il 2-1 dei bianconeri al Ferencvaros e la contemporanea sconfitta della Dinamo Kiev con il Barcellona, la Vecchia Signora conquista il pass per gli ottavi di finale della massima competizione europea con due turni d’anticipo. Da decidere resta così solo la posizione con la quale Madama avrà accesso alla fase successiva che, verosimilmente, solo la sfida dell’8 dicembre con il Barcellona potrà chiarire. In rimonta, dopo il vantaggio ospite, grazie alle reti di Ronaldo e, al 92°, di Morata. L’esito è quello sperato, l’andamento dell’incontro tutt’altro con Pirlo che auspicava passi in avanti della sua squadra, che non ci sono stati, nel percorso di crescita che sta portando avanti. Approccio sbagliato e prestazioni particolarmente negative di diversi interpreti. Gli occhi però erano su Paulo Dybala autore, suo malgrado, di una prova opaca confrontata con la verve e la capacità di determinare di Alvaro Morata.
DYBALA EVANESCENTE - Era il grande atteso della serata: per l’occasione concessagli da Pirlo dal primo minuto con la connessa possibilità di riconquistare credito e scalare posizioni nelle gerarchie d'attacco, ma anche per l’importanza della gara considerato il palcoscenico europeo e la posta degli ottavi di finale in palio. La Joya però è mancata all’appello non trovando spazio fra le linee e mancando di incisività in zona offensiva. Raggio d’azione basso, nessuna verticalizzazione degna di nota e una sola reale occasione da gol sui propri piedi ben murata però dal portiere avversario. “Deve crescere, deve andare oltre la sua soglia anche in allenamento per ritrovare la forma migliore”, chiarissimo nel post gara Andrea Pirlo nello spiegare la situazione attuale. Dybala ha dato troppo poco alla causa considerato il suo status. La serata di ieri sa tanto di chance sprecata e la differenza con chi ne ha preso il posto poco dopo l’ora di gioco è stata lampante.
MORATA VALE GLI OTTAVI - Dentro lo spagnolo e peso offensivo dei bianconeri che cambia radicalmente. L’innesto di Morata porta movimenti più consoni al contesto di squadra che evidentemente non può fare a meno di un centravanti, giochi di sponda, maggior impegno per i centrali avversari e tagli in profondità ad allungare la retroguardia ungherese. Rivoluzione nella pericolosità con l'area di rigore riempita in maniera più adeguata e inerzia in crescita minuto dopo minuto. Lo spagnolo prima mette in porta Ronaldo con un gran filtrante, poi colpisce il palo con un’accelerazione delle sue e, nel recupero, con una zuccata su cross di Cuadrado firma il suo quinto gol stagionale in Champions League e soprattutto regala vittoria e qualificazione agli ottavi di finale alla sua, oggi più che mai, Juventus.
DYBALA EVANESCENTE - Era il grande atteso della serata: per l’occasione concessagli da Pirlo dal primo minuto con la connessa possibilità di riconquistare credito e scalare posizioni nelle gerarchie d'attacco, ma anche per l’importanza della gara considerato il palcoscenico europeo e la posta degli ottavi di finale in palio. La Joya però è mancata all’appello non trovando spazio fra le linee e mancando di incisività in zona offensiva. Raggio d’azione basso, nessuna verticalizzazione degna di nota e una sola reale occasione da gol sui propri piedi ben murata però dal portiere avversario. “Deve crescere, deve andare oltre la sua soglia anche in allenamento per ritrovare la forma migliore”, chiarissimo nel post gara Andrea Pirlo nello spiegare la situazione attuale. Dybala ha dato troppo poco alla causa considerato il suo status. La serata di ieri sa tanto di chance sprecata e la differenza con chi ne ha preso il posto poco dopo l’ora di gioco è stata lampante.
MORATA VALE GLI OTTAVI - Dentro lo spagnolo e peso offensivo dei bianconeri che cambia radicalmente. L’innesto di Morata porta movimenti più consoni al contesto di squadra che evidentemente non può fare a meno di un centravanti, giochi di sponda, maggior impegno per i centrali avversari e tagli in profondità ad allungare la retroguardia ungherese. Rivoluzione nella pericolosità con l'area di rigore riempita in maniera più adeguata e inerzia in crescita minuto dopo minuto. Lo spagnolo prima mette in porta Ronaldo con un gran filtrante, poi colpisce il palo con un’accelerazione delle sue e, nel recupero, con una zuccata su cross di Cuadrado firma il suo quinto gol stagionale in Champions League e soprattutto regala vittoria e qualificazione agli ottavi di finale alla sua, oggi più che mai, Juventus.
Altre notizie
Ultime dai canali
interDal giovane Asllani all'esperto Acerbi, nove calciatori al primo Scudetto della carriera
parmaAlmeyda: "Parma mi è rimasta nel cuore. Il traguardo ormai è vicinissimo"
torinoLa Gazzetta dello Sport: "Il ritorno di Ilic, 50 giorni dopo"
napoliMilan, Pioli sul futuro: “Portate pazienza fino a fine campionato, poi tireremo le somme"
milanVIDEO - Gabbia a Sky: "Grande delusione. Ora dobbiamo ricompattarci per il derby"
fiorentinaTOP FV, Vota il miglior viola in Fiorentina-V. Plzen 2-0
interQuello di lunedì l'ultimo derby di Pioli? Verso l'addio a fine stagione il tecnico del Milan
milanÈ fatta, l'Italia avrà (almeno) 5 squadre in Champions. Tre paesi si contendono il 2° posto
Primo piano