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Barella più di Godin. All'Inter manca un giocatore con le sue qualità
Prima della sfida di ieri contro il Sassuolo Beppe Marotta, parlando dell’interesse dell’Inter per Diego Godin, ha ammesso come quello dell’uruguayano dell’Atletico Madrid rappresenti il profilo ideale per la progettualità nerazzurra. E ci mancherebbe, vien da dire. Ma ampliando il discorso a Nicolò Barella, l’altro grande obiettivo dell’Inter in vista della prossima estate, ecco che il concetto può pure essere amplificato. Ovviamente riferendosi alle risposte offerte dal campo nella prima parte di stagione e più nello specifico nella gara di ieri contro il Sassuolo.
Da una parte infatti la difesa nerazzurra regala già le necessarie garanzie con la coppia titolare Skriniar-De Vrij, nonostante uno come Godin sia sempre il benvenuto. Guardando il centrocampo di Spalletti, invece, rimane la sensazione che qualcosa manchi davvero, in termini di qualità e di imprevedibilità. Roba che uno come Barella porterebbe in quantità, nell’eventuale migrazione milanese dalla Sardegna. Il centrocampista del Cagliari, vera e propria rivelazione di questo campionato, si è reso protagonista di una crescita repentina sotto tutti i punti di vista e nel centrocampo dell’Inter, di questa Inter, porterebbe qualità che oggi non esistono. E come detto ier contro il Sassuolo lo si è visto chiaramente. Joao Mario non è mai riuscito a cambiare passo, Nainggolan quando è entrato non ha inciso. Vecino è scudiero bravo con la spada e un po’ meno col fioretto, mentre Brozovic non ha quel dinamismo e quella profondità di azione che garantisce Barella.
Un gioco, quello con protagonista il classe ’97 cagliaritano all’interno dello scacchiere nerazzurro, per il momento fine a se stesso. Ma che già dalla prossima estate potrebbe tornare prepotentemente di attualità.
Da una parte infatti la difesa nerazzurra regala già le necessarie garanzie con la coppia titolare Skriniar-De Vrij, nonostante uno come Godin sia sempre il benvenuto. Guardando il centrocampo di Spalletti, invece, rimane la sensazione che qualcosa manchi davvero, in termini di qualità e di imprevedibilità. Roba che uno come Barella porterebbe in quantità, nell’eventuale migrazione milanese dalla Sardegna. Il centrocampista del Cagliari, vera e propria rivelazione di questo campionato, si è reso protagonista di una crescita repentina sotto tutti i punti di vista e nel centrocampo dell’Inter, di questa Inter, porterebbe qualità che oggi non esistono. E come detto ier contro il Sassuolo lo si è visto chiaramente. Joao Mario non è mai riuscito a cambiare passo, Nainggolan quando è entrato non ha inciso. Vecino è scudiero bravo con la spada e un po’ meno col fioretto, mentre Brozovic non ha quel dinamismo e quella profondità di azione che garantisce Barella.
Un gioco, quello con protagonista il classe ’97 cagliaritano all’interno dello scacchiere nerazzurro, per il momento fine a se stesso. Ma che già dalla prossima estate potrebbe tornare prepotentemente di attualità.
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