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TMW RADIO - Di Gennaro: "Pesante che l'era di Messi finisca dopo un 8-2 subito dal Bayern"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 26 agosto 2020, 20:01Altre Notizie
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Di Gennaro: "Pesante che l'era di Messi finisca dopo un 8-2 subito dal Bayern"

Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'opinionista Antonio Di Gennaro si è collegato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione in onda su TMW Radio e condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Le sue riflessioni cominciano dagli impegni di Nations League in calendario a breve: "I nuovi casi che emergono fanno pensare. Certo, fanno molti tamponi e non sono casi gravissimi... Non so se ne valga la pena, bisognerà capire anche quando inizierà il campionato considerando pure l'Europeo. Io che vivo a contatto con le scuole calcio sento anche l'apprensione dei genitori a portare i bambini: lo potevamo prevedere, ora facciamo di necessità virtù. Credo che Mancini porterà anche qualche volto nuovo".

Un pensiero su Messi.
"Pesante che la sua esperienza finisca dopo un 8-2 contro il Bayern... Sono d'avviso che lui e il suo entourage vogliano risolvere questo contrasto col presidente: vorrebbero una nuova dirigenza in toto. Non so neanche su Koeman, forse per ricreare un certo clima sarebbe stato meglio Xavi: se devono ricominciare da zero con un nuovo ciclo, la vedo dura senza Messi. Lo stesso Suarez alla porta: c'è uno scombussolamento generale, anche a me sorprende che l'era di Messi al Barcellona si concluda così. Con la proprietà attuale sicuramente ha chiuso, non so se poi possa andare via a zero o no. A 33 anni mi sembra integro, e lo vedrei sia a Manchester, che nel PSG che all'Inter. I nerazzurri secondo me potrebbero investire...".

Ancora una volta un'italiana non riesce a vincere in Europa con difesa a tre.
"C'è pure la statistica, negli ultimi dieci anni in campo europeo non si riesce a vincere con la difesa a tre. La cosa che risalta è che anche le dieci finaliste perdenti giocassero a quattro: solo l'anno scorso l'Arsenal di Emery e questo l'Inter di Conte giocavano con quello schema. In Italia per me la squadra che presenta maggiore forza europea è l'Atalanta di Gasperini, che col PSG ha pagato dell'inesperienza. Giocano a tre ma non sembra, perché fanno un calcio totale. Guardiola nella partita più importante (col Lione, ndr) si è presentato con un 3-4-3 piuttosto discutibile. Poi, certo, Sterling ha sbagliato un gol che non sbaglia mai più, a porta vuota, ma ha snaturato tutto".

Cosa pensa della conferma di Conte all'Inter?
"Ci sono due aspetti. Uno, quello economico, e non è da sottovalutare: ballavano 50 milioni solo per Conte, più quelli di Spalletti e dell'eventuale nuovo allenatore. La proprietà si è accorta di poter fare presto lo scatto decisivo per provare a vincere, contando anche una Juventus che deve rifondarsi. Dopo Bergamo e la finale pensavo ad uno strappo definitivo".

Che dire dopo la finale di Champions, e il torneo in generale?
"Basta ricordarsi i presidenti di Lione e PSG che, alla chiusura del campionato, erano esterrefatti su come ripartire in Europa. Sentivo il preparatore italiano di Garcia: per due mesi hanno lavorato durissimo, poi sono tornati a curare aspetti della partita. Con le amichevoli giuste sono arrivati molto avanti, giocando pure un grande calcio. Penso a Neymar che si è visto davvero reattivo. In semifinale ha vinto chi ha giocato meglio, in finale le occasioni migliori poi le ha avute il PSG, mentre il Bayern aveva un mostro come Neuer in porta. Idem il Siviglia in Europa League contro il Manchester United. Si riparte da un calcio diverso, proprio dal punto di vista fisico e dell'atleta".

Tuchel ha sbagliato a mettere Choupo-Moting e non Icardi?
"Vorrà dire che Icardi non è entrato nel gruppo e nel discorso squadra in sé. L'hanno pagato tanto e gli hanno fatto un contratto lungo e importante, ma secondo me il Paris Saint-Germain gioca un calcio che non è per Icardi".


Si è visto un Bayern che difendeva altissimo.
"Sì, e un gioco in cui i terzini sono a centrocampo. Poi sono una società che sbaglia raramente le scelte, hanno indovinato anche quando cambiare l'allenatore".

Thiago Silva come l'ha visto?
"L'ho visto bene, è ancora forte e reattivo".

Suarez dove lo vede?
"C'è da pensarci perché potrebbe fare molto bene da tante parti anche a 34 anni. Quella di Messi, secondo me, è una dichiarazione netta proprio perché avvengano i presupposti per un cambio dirigenziale. Anche perché Messi a zero lire, insomma...".

Come le è sembrato Thiago Alcantara?
"Credo sia tra i registi più bravi al mondo. Il gol nasce da una verticalizzazione d'interno piede come avesse calciato in porta, prima che Kimmich definisca con un cross bellissimo per Coman. Anche pressato, si fa dare la palla: ha una personalità che ricorda i Pirlo e gli Xavi della situazione, o com'era Pizarro alla Fiorentina. I compagni sanno che ha qualcosa di diverso dagli altri".

La Juventus può provarci per Suarez?
"Io alla Juve vedo Dzeko. Così come era per l'Inter l'anno scorso, era lui il nome chiesto da Conte. Come regista offensivo della squadra è fondamentale: era un campione prima e lo è ancora, metterebbe a posto la questione centravanti, visto che né Dybala né Ronaldo si trovano bene lì. La Juventus ha perso Haaland, e questa semmai è la cosa che non riesco a spiegarmi".