tmw / championsleague / Il corsivo
TUTTO mercato WEB
Che giocatore meraviglioso. Quando è in giornata Ilicic può vincere qualsiasi partita da solo
Non ha vinto solo per Josip Ilicic l'Atalanta che ieri è tornata al successo dopo due pareggi consecutivi e adesso è di nuovo a -7 dalla vetta. La Dea è ormai una certezza del nostro campionato, ha vinto 3-0 sul campo della capolista Milan e nessuno ha pensato a un 'Clamoroso a San Siro'. Anche se a San Siro nessuno quest'anno ha vinto in questo modo. Questo perché l'Atalanta di Gasperini per ritmo, per intensità, per mole di gioco offensivo è la squadra che in Italia più di tutte le altre può mettere in difficoltà chiunque rivale. In casa o in trasferta.
Gasp è l'artefice di questo miracolo e con l'allontanamento di Gomez ha ufficialmente eletto Ilicic come l'uomo di punta di questa Atalanta. Nonché l'artista di una squadra che può solo esaltarsi quando lo sloveno è in serata di grazia. Le sue sterzate, i suoi cambi di passo, il suo cambiare idea in un attimo di secondo per sorprendere avversari e spettatori sono giocate che nessun altro in Serie A riesce nemmeno a concepire. Si dirà che Ilicic non è sempre questo, ed è vero. Che la sua testa ha limitato una carriera che altrimenti l'avrebbe visto su ben altri livello, ed è altra verità inconfutabile. Ma Ilicic quando è in serata come ieri sera può decidere, da solo, qualsiasi partita.
"Con noi è stato fin troppo gentile", ha detto Ibrahimovic nel post-gara. Lo svedese ha dato la colpa anche ai suoi difensori per la prestazione di Ilicic. Difensori rei, a suo avviso, di averlo pressato poco e male. Di avergli subito fatto acquisire quella fiducia che poi ha portato lo sloveno a fare giocate impensabili per i comuni mortali. Ilicic però gli spazi ieri sera se li andava a cercare in continuazione: era bello vederlo scattare palla al piede, ma anche notare i suoi movimenti senza palla. Sempre al posto giusto. Sempre a vista per il passaggio più semplice.
"Sono felice perché gioco a calcio e faccio ciò che amo", ha detto a fine partita un Ilicic che s'è messo alle spalle il suo momento più duro. E' un giocatore rinato, ritrovato, e adesso è pronto e maturo per trascinare l'Atalanta verso un'altra stagione da protagonista. Anche senza il Papu Gomez al suo fianco.
Gasp è l'artefice di questo miracolo e con l'allontanamento di Gomez ha ufficialmente eletto Ilicic come l'uomo di punta di questa Atalanta. Nonché l'artista di una squadra che può solo esaltarsi quando lo sloveno è in serata di grazia. Le sue sterzate, i suoi cambi di passo, il suo cambiare idea in un attimo di secondo per sorprendere avversari e spettatori sono giocate che nessun altro in Serie A riesce nemmeno a concepire. Si dirà che Ilicic non è sempre questo, ed è vero. Che la sua testa ha limitato una carriera che altrimenti l'avrebbe visto su ben altri livello, ed è altra verità inconfutabile. Ma Ilicic quando è in serata come ieri sera può decidere, da solo, qualsiasi partita.
"Con noi è stato fin troppo gentile", ha detto Ibrahimovic nel post-gara. Lo svedese ha dato la colpa anche ai suoi difensori per la prestazione di Ilicic. Difensori rei, a suo avviso, di averlo pressato poco e male. Di avergli subito fatto acquisire quella fiducia che poi ha portato lo sloveno a fare giocate impensabili per i comuni mortali. Ilicic però gli spazi ieri sera se li andava a cercare in continuazione: era bello vederlo scattare palla al piede, ma anche notare i suoi movimenti senza palla. Sempre al posto giusto. Sempre a vista per il passaggio più semplice.
"Sono felice perché gioco a calcio e faccio ciò che amo", ha detto a fine partita un Ilicic che s'è messo alle spalle il suo momento più duro. E' un giocatore rinato, ritrovato, e adesso è pronto e maturo per trascinare l'Atalanta verso un'altra stagione da protagonista. Anche senza il Papu Gomez al suo fianco.
Altre notizie
Ultime dai canali
interInter, festa con il pullman rinviata a domenica? Sfida con il Torino potrebbe essere spostata
napoliAg. Di Lorenzo attacca la società: “Scaricabarile sui giocatori. Sotto la Curva oltre ai giocatori avrei voluto vedere altri…”
interC'è Zhang in videocall. E Dimarco impazzisce: "Dai Steven, bonus!"
milanBergomi: "Il Milan perde giocatori che ha fatto fatica a sostituire: Calha, Kessie, Tonali..."
milanMN - Questa mattina Gerry Cardinale è ripartito dopo aver assistito al derby
interInter campione, il pagellone di Calhanoglu: ingranaggio perfetto della macchina Inter
serie cZola: "La Serie C è e dev’essere il serbatoio del calcio italiano"
juventusPioli: "Contro l'Inter sconfitta pesante ma non dobbiamo mollare, sabato c'è la Juve"
Primo piano