Il Milan si farà, ma non è ancora fatto. I rossoneri tornano in Champions e perdono 3-2 a Liverpool

È stato bello, ma è durato due minuti. Quelli nei quali il Milan, che tornava in Champions League dopo sette anni di assenza e sperava di farlo con una vittoria, ha bucato due volte la porta del fortissimo Liverpool. Fermi tutti, i rossoneri vanno all’intervallo in vantaggio di 2-1. Ad Anfield, contro Anfield perché anche lo stadio dei Reds tornava in Champions con i suoi tifosi e ha cantato dal primo all’ultimo minuto. Flash forward: al novantesimo ha vinto il Liverpool, il tabellone recita 3-2 e lo stadio canta felice You'll Never Walk Alone. L’hanno decisa Salah e Henderson. I campioni, quelli che il Milan non ha o non ha ancora. Cresceranno i rossoneri, assicura Stefano Pioli, che almeno può consolarsi coccolando il talento, giovane come tutta la sua squadra, di Brahim Diaz e l’affidabilità di Mike Maignan, titolare ad Anfield mentre Donnarumma guarda dalla panchina il PSG delle stelle impattare a Bruges. Rifilerà anche qualche scapaccione, il tecnico emiliano, così come Jurgen Klopp, ma alla fine col sorriso: era la prima volta anche per lui, in fin dei conti. Le reti dello stesso Brahim e di Rebic lo hanno fatto sognare, i gol del Liverpool lo ha riportato coi piedi per terra. Questo Milan si farà, ma non s’è ancora fatto.