Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Tavecchio, parole gravissime. Calcio, impara dal Parma, che impara dal Bayern: serve una rivoluzione sistemica

Tavecchio, parole gravissime. Calcio, impara dal Parma, che impara dal Bayern: serve una rivoluzione sistemicaTUTTO mercato WEB
giovedì 15 ottobre 2015, 22:132015
di Alberto Di Chiara
Inizio questa settimana col mio "Colpi d'Ala", un rapporto settimanale con TuttoMercatoWeb. Un rapporto fatto di opinioni ed idee sul calcio e i suoi derivati

Sono sempre più convinto, osservando il calcio per come viene gestito e rappresentato a più livelli , soprattutto negli ultimi anni, che se non si cambia un po' rotta, soprattutto qui in Italia, siamo destinati ad un collasso irreversibile. Vedere personaggi che vengono presi con le mani nel sacco, con valigette piene di soldi o che mandano a gambe all'aria società fatte di storia e di coppe europee, che continuano ad operare come se nulla fosse e a decidere ancora le sorti di società professionistiche e a continuare a fare mercato incidendo anche sul futuro dei giocatori, lascia perplessi o quanto meno fa pensare e riflettere. Tavecchio, presidente della federazione, dice che veramente in regola, nel campionato di serie A ci sono solo cinque società a livello di bilancio. Figuriamoci, mi chiedo, quello che ci deve essere nei meandri delle categorie inferiori.

Forse non ci si rende conto della situazione. Le parole di Tavecchio sono gravissime. Solo cinque società sarebbero in regola per iscriversi al campionato di serie A?! Ma vi rendete conto?? Purtroppo finché si darà modo a presunti imprenditori o a cordate di avventurieri da strapazzo di prendere in mano le redini di società di calcio senza che abbiano in alcun modo la possibilità di poterle mantenere non si potrà andare avanti. Molti di questi imprenditori o presunti tali, entrano nel calcio, in special modo nelle società di Lega Pro, solo per sistemare le loro casse personali e non per fare calcio vero, sia tecnicamente parlando che a livello imprenditoriale, salvo qualche eccezione naturalmente. Ecco che allora, per fare operazioni di mercato non del tutto lecite, parlo di false plusvalenze legate a giocatori, si affidano non a uomini di calcio, che lo hanno fatto e che hanno un'immagine oltre che una professionalità immacolata, ma a individui cui non si aprirebbe neanche la porta di casa. Inviterei molti di voi a guardare chi comanda negli affari di mercato, dalla serie A in giù e ditemi voi se non ho ragione. Ben inteso, ci sono anche delle eccezioni positive, ma che si contano sulle dita di una mano.

Il calcio deve cambiare sistema. A livello mondiale ora si è scoperto il pentolone FIFA, ma rimaniamo in Italia. E' naturale che poi a farne le spese sono i tifosi e gli spettatori che assistono a partite tecnicamente sempre più povere, dove ci sono sempre meno talenti ed individualità. Bisogna cambiare la classe dirigente nelle società di calcio di ogni categoria. Metterci personaggi che il calcio lo hanno vissuto, che lo hanno rappresentato. Il Bayern di Monaco, una delle società più innovative, moderne e ricche di questi ultimi anni è rappresentata da personaggi del calibro di
Franz Beckenbauer e Karl-Heinz Rummenigge. Vuoi mettere? I tifosi si vedono rappresentati in tribuna d'onore da personaggi che hanno fatto la storia del loro amato club e della Germania calcistica. Ma ho citato il Bayern solo per fare un esempio: il Parma di Nevio Scala sta cercando di ripercorrere le stesse orme con una società formata da personaggi sani che hanno fatto la storia del club. Finalmente un po' di luce.

So che non è facile cambiare un sistema ormai che ha ormai attecchito e incancrenito le basi dello sport più seguito e bello del mondo. Ma è necessario provare. Bisogna lavorare per ricreare un ambiente sano, riportare il calcio Italiano ai livelli che gli spettano. Tutto questo lavorare solo per profitti personali ha impoverito il movimento: Conte, per mettere su la sua Nazionale ha dovuto fare i salti mortali per trovare giocatori idonei. Si é dovuto ricorrere anche al cambio di nazionalità di alcuni giocatori e meno male che l'obiettivo delle qualificazioni agli Europei è stato centrato, non è poco. Mi faceva sorridere Conte in tribuna a San Siro osservare Inter-Fiorentina: in campo c'erano solo due italiani! Santon e Astori. Ma questo è un altro argomento. Il calcio ha bisogno di nuova linfa, di onestà, di professionalità, di essere rappresentato in maniera degna, perché se è vero che il calcio è ormai un'azienda dove i conti devono tornare, è altrettanto vero che lo sport, come è sempre stato, deve trasmettere emozioni.