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Conte come Wolf di Pulp Fiction ma non sarà una passeggiata. Benatia e Cerci, pensateci bene...

Conte come Wolf di Pulp Fiction ma non sarà una passeggiata. Benatia e Cerci, pensateci bene... TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 20 agosto 2014, 00:002014
di Fabrizio Ponciroli
Nato a Magenta il 28/4/1974, giornalista professionista dal 2001. Vanta collaborazioni con diverse testate web e cartacee, oltre ad esperienze da telecronista. Opinionista Campionato dei Campioni. Direttore del mensile cartaceo CALCIO2000

Che sia l'uomo giusto non ci sono dubbi. L'Italia, ormai ridotta ad una parvenza di squadra, ha bisogno di un allenatore di carattere, di quelli che non guardano in faccia a nessuno. Conte trova una Nazionale che ricorda molto la Juventus del suo primo anno bianconero. Come quella Vecchia Signora, anche la nostra Italia è caduta in disgrazia. Sfiducia e pessimismo banchettano sul tavolo degli azzurri. E, allora, ben venga Conte, con la sua roboante forza d'urto. Io ho grande stima nei suoi confronti e penso farà bene, anche se c'è un aspetto da non sottovalutare. L'ex tecnico della Juve è abituato a lavorare quotidianamente sul fisico e le menti dei suoi giocatori. Il suo metodo non prevede pause. Il martellamento è continuo. In Nazionale non sarà possibile. I giocatori li vedrà poco, al massimo per qualche giorno di fila. Lui stesso sa che "consegnare" i propri giocatori alla Nazionale non è cosa gradita ai club. Un bel problema. Riuscirà a trasmettere il suo credo in simili condizioni? Difficile dirlo ma, sicuramente, ci proverà con tutto se stesso e questo potrebbe anche bastare. Curioso di vedere anche le sue scelte a livello di rosa. Scontato che sarà una Nazionale a tinte bianconere (i suoi ex giocatori sanno già cosa pretende in campo Conte), sarà divertente scoprire su chi punterà per completare la sua Italia. Tanti si aspettano una rivoluzione, con diversi nomi nuovi.

Personalmente ritengo che non sarà così anche perché, ammettiamolo, non è che ci siano in giro così tanti talenti nel nostro calcio... Mi sono fatto spesso questa domanda in questi giorni, ovvero: perché Conte ha deciso di accettare la sfida della Nazionale?. Alla fine mi sono dato una risposta: perché è un allenatore che ama le sfide sulla carta quasi impossibili. Per certi versi mi ricorda molto il Signor Wolf di Pulp Fiction: "Sono il Signor Wolf, risolvo problemi"... Beh, si è preso proprio un bel problema da risolvere... Passiamo ora a due "casi" che mi stanno particolarmente a cuore, ovvero Benatia e Cerci. Ogni giorno, la lista di club sulle loro tracce aumenta in maniera esponenziale. Il valore del centrale marocchino è indiscutibile, tanto che Garcia sta accendendo ceri in continuazione sperando nella grazia. Cerci è l'anima del Torino, l'uomo in più di Ventura. Bello vedere che ci sono ancora giocatori, nel nostro campionato, che fanno gola all'estero. Bello sapere che c'è chi sarebbe disposto a spendere tantissimi milioni per portarceli via. Frustrante l'attesa. Mia considerazione. Benatia è diventato grande a Roma, è stimato da Garcia, osannato dai tifosi e, più dello scorso anno, è in una squadra che può davvero vincere tanto quest'anno. Ne vale la pena gettare tutto alle ortiche per qualche milione in più? Capitolo Cerci. Erano secoli, calcisticamente parlando, che a Torino, sponda granata, non c'era tanto entusiasmo. Il cuore granata è tornato a battere come ai vecchi tempi e il suo re risponde al nome di Cerci. Dove troverebbe un ambiente simile altrove? Pensateci bene, non può essere sempre e solo una questione di soldi o, meglio, aspettare ancora un anno e giocarsi, da protagonisti, la stagione 2014/15, nelle proprie attuali squadra non sembra poi tanto male, no?