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Conte più Inter, nessuna chiamata Juve. Ecco il (possibile) giro delle panchine per la prossima stagione

Conte più Inter, nessuna chiamata Juve. Ecco il (possibile) giro delle panchine per la prossima stagioneTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 9 maggio 2019, 09:00Editoriale
di Luca Marchetti

I grandi movimenti per le panchine è inevitabile che partano con qualche settimana d'anticipo rispetto all'inizio del mercato: prima si sistema la panchina, poi tocca alla costruzione della squadra.
E il fatto che Conte - uno degli allenatori più corteggiati a livello europeo - sia libero porta chiaramente ad innalzare l'attenzione. Ma chiaramente non è l'unico, anche se in qualche caso è la prima scelta, allenatore che ingolosisce le società (italiane e non), ma soprattutto le strategie delle società possono modificarsi, anche in base ai risultati che si otterranno in questo finale di stagione.
Cerchiamo di essere il più chiari possibile e iniziamo proprio da Conte. Lui stesso, nell'intervista alla Gazzetta di qualche giorno fa, ha detto chiaramente che non è il momento di accettare il progetto della Roma. L'aggiunta che possiamo fare, al di là delle belle parole spese per la sua ex società, è che neanche la Juventus sarà la squadra di Conte per la prossima stagione. Fondamentalmente per due motivi che combaciano: il primo è che nessuno dalla Juventus ha mai chiamato Conte, anche fosse per un sondaggio. E già questo è sicuramente un dato importante (se non fondamentale). E' vero che le parole pubbliche sono (e saranno) sicuramente distensive, ma alcuni dissapori con il presidente Agnelli non sono mai stati risolti completamente.
Il secondo motivo è che almeno momento, anche se c'è da aspettare la comunicazione ufficiale dopo la solita cena di "fine stagione", i segnali di divorzio (che sarebbe clamoroso, dopo le ripetute dichiarazioni da tutte e due le parti) fra Allegri e Agnelli sono stati smentiti vigorosamente da tutte le parti. In questo caso però bisognerà aspettare per ufficialità.
Insomma: Roma no, Juve no. Per Conte, come nel gioco di "Indovina Chi" rimane decisamente in piedi l'Inter. Il rapporto con Marotta è scontato dire che sia solido. Il progetto nerazzurro è sicuramente solido e di prospettiva. In questo caso sta all'Inter - di fatto - decidere. Se cambiare e quindi svoltare decisamente pagina o se invece continuare con Spalletti, che nel frattempo sta conquistando la qualificazione alla prossima Champions League, tassello decisamente importante per proseguire nel progetto di crescita.
Nel borsino di Conte quindi, sale l'Inter e si prende le percentuali (giornalistiche) di Roma e Juventus.

Fatto salvo che potrebbe (ipotesi remota?) rimanere fermo ancora o aspettare una chiamata dall'estero (anche se in questo caso le panchine delle altre big europee non "tremano" abbastanza).
Anche la Roma, naturalmente, sta cercando l'allenatore giusto per la prossima stagione. Conte è stato un tentativo (assolutamente doveroso) che non ha sortito gli effetti desiderati. Sul discorso Sarri vanno fatte delle riflessioni: intanto lo stesso Sarri ha detto che per quanto riguarda le sue preferenze vuole continuare a confrontarsi in un campionato competitivo come la Premier. Ma soprattutto la conferma, da parte della FIFA, del blocco del mercato per il Chelsea, spinge gli inglesi a una riflessione molto importante: esiste un allenatore migliore di Sarri per continuare con lo stesso gruppo di lavoro, considerando che non potrà arrivare nessuno? Ecco quindi che rimangono le piste italiane: Gasperini (che però l'Atalanta non ha assolutamente intenzione di lasciar andare e che comunque in questo momento è estremamente concentrato sul finale bellissimo di stagione che sta vivendo) e Giampaolo (che proprio domenica ha voluto mandare dei messaggi riguardo al progetto della Sampdoria). Forse è per questo che non sono da scartare a priori le quotazioni (per quanto basse) di Ranieri, soprattutto dovesse centrare la qualificazione in Champions League.
Il Milan vive una situazione molto delicata. Anche qui - forse in maniera superiore rispetto ad altre piazze - la qualificazione in Champions è vitale per i progetti di sviluppo del club (e di Elliot). Gattuso sta cercando di riprendersi la quarta posizione: bisognerà aspettare la fine della stagione per capire quale sarà il futuro di Rino. Bisognerebbe avere il tempo di considerare tutta la stagione del Milan (e non solo per l'allenatore, qualora poi non dovesse arrivare la Champions) e non bastano poche righe per poter essere completi. In estrema sintesi abbiamo la sensazione che potrebbe anche non bastare la qualificazione per vedere confermato questo gruppo di lavoro. E il fatto che Di Francesco sia libero (e che abbia già avuto modo di confrontarsi in club importante come la Roma) è sicuramente un vantaggio.
Scendendo nella classifica non dovrebbero esserci dubbi per la conferma di Mihajlovic a Bologna (ha fatto un autentico miracolo): ma lui stesso ha voluto dare i meriti per la costruzione della squadra all'attuale ds Bigon. Come a dire: rimango e se rimane anche lui. Abbiamo letto anche degli spifferi sulla posizione di Inzaghi: a nostro avviso ingenerosi, anche se dovessero essere soltanto spifferi. Mazzarri non è certamente in discussione. La Spal vuole continuare con Semplici, così come il Parma con D'Aversa. Il Sassuolo e De Zerbi parleranno del proprio futuro, Maran (fresco di rinnovo) rimane certamente a Cagliari.

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