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E’ tempo di iniziare ed è tempo di mercato. E l’Inter manda messaggi al Barcellona: “Lautaro? Solo per la clausola”

E’ tempo di iniziare ed è tempo di mercato. E l’Inter manda messaggi al Barcellona: “Lautaro? Solo per la clausola”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 28 maggio 2020, 07:18Editoriale
di Luca Marchetti

Sarà una giornata importante, inutile negarlo. L’incontro di stasera servirà per sbloccare la situazione per dare una data di ripresa del campionato. Tutto porta a pensare che sia prossima, che non ci saranno ulteriori problemi, che dal 13 (o dal 20) si possa iniziare a giocare e riprendere il campionato interrotto.
Sarà strano, sarà diverso, ma sarà un nuovo inizio. Non sarà magari lo stesso campionato di prima, sarà strano vedere tutti gli stadi vuoti. Ma è un inizio. E questo inizio comporterà anche ulteriore lavoro.
Di sicuro quello relativo a chi dovrà superare la fatidica data del 30 giugno. In serie A sono 133 i giocatori fra scadenze contratto e prestiti che dovranno essere discussi. Dalla FIFA e dalla Figc arriveranno delle indicazioni, certo. Ma nessuno potrà imporre nulla. Non si potrà decidere unilateralmente di prolungare i contratti o i prestiti. Ci dovrà essere l’ok da parte di tutte le parti, calciatore compreso.
L’unica vera grande indicazione è che chi non vorrà rimanere nella squadra dove sta giocando ora, non potrà giocare con nessun altro prima dell’inizio della prossima stagione. Insomma che tu abbia firmato (perché in scadenza) con un’altra società o che sia un rientro da prestito se decidi di non rimanere nella squadra in cui stai giocando ora, non potrai comunque giocare.
Questo perché la FIFA vuole che sia garantita la regolarità della stagione: si deve finire con le rose con cui si è iniziato. Il paradosso è che comunque qualcosa potrebbe cambiare a prescindere. Perché all’interno di queste numerosissime trattative in tutto il mondo, ci sarà anche un pizzico di strategia.

O di ripicca. O semplicemente di conti economici. Oppure di opportunità. E come in tutte le trattative non è detto che la soluzione sia sempre quella più scontata. Molte squadre punteranno a far rimanere i giocatori con i quali hanno iniziato la stagione, ma i giocatori pensano la stessa cosa?
Le società hanno poco più di un mese di tempo per sistemare la questione, mentre nel frattempo hanno molto tempo per pensare al mercato. E il messaggio che Ausilio ha voluto mandare al Barcellona va verso quella direzione: “non vendiamo Lautaro, chi lo vuole comprare sa che c’è una clausola. Siamo una società che compra, non che vende”. L’intervista integrale andrà su SkySport venerdì, questa è soltanto un’anticipazione ma la dichiarazione fa certamente rumore. E soprattutto va a ridisegnare un confine di una trattativa che sera difficile sì ma che sembrava, comunque, indirizzata. L’Inter alza il muro, non soltanto per tenere alto il prezzo di Lautaro, ma anche per far capire quali sono le intenzioni della società in futuro. Si continuerà a parlare di Lautaro Martinez e Barcellona? Certamente sì, ma non come affare sicuro o affare imminente, ecco. L’Inter comunque ha un’agenda piena, per quanto riguarda il mercato. La questione Lautaro Martinez, la vicenda Icardi che deve essere comunque risolta il prima possibile, entro il 30, per evitare complicazioni, la ricerca comunque di attaccanti e i giovani da tenere sotto osservazione come Cunha, dell’Hertha Berlino che l’Inter sta seguendo con grande attenzione e che potrebbe essere uno dei colpi della prossima estate.
Ma come l’Inter anche le altre del nostro campionato, con meno esigenze e con un periodo di tempo più lungo per poter pensare alle proprie strategie, perché nel frattempo la trattativa più importante è oggi, nel tardo pomeriggio. Intanto è importante tornare a giocare. Il resto vien da sé.

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