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Ecco tre modi per rinforzare questa Juve. De Laurentiis, ammetti il fallimento e cambia tutto. Clamoroso Milan: girandola di panchine da San Siro a Coverciano. Benevento, appello a Vigorito

Ecco tre modi per rinforzare questa Juve. De Laurentiis, ammetti il fallimento e cambia tutto. Clamoroso Milan: girandola di panchine da San Siro a Coverciano. Benevento, appello a VigoritoTUTTO mercato WEB
© foto di BALTI/PHOTOVIEWS
lunedì 18 maggio 2015, 00:002015
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Ancora due giornate e poniamo fine a questo strazio di campionato. Qualcuno si è divertito? Io no. Da quanto tempo non capitava che a tre giornate dalla fine fossero quasi tutte delle amichevoli. Ho sentito, nel week end appena trascorso, qualche Direttore Sportivo e Direttore Generale amico; solitamente chiudo la telefonata con "in bocca al lupo", dall'altra parte del telefono ridono e dicono "andiamo a fare questa amichevole". Senza entusiasmo, senza voglia. La Juve, con le riserve, vince a San Siro contro l'Inter. Una volta era battaglia, oggi sembra la partitella di agosto. Allegri ha stravinto il campionato e chiude + 20 sulle romane. Ditemi voi che interesse e appeal può avere il prossimo campionato se andiamo avanti di questo passo. Aspettando Berlino, proviamo a capire come si può migliorare questa Juventus. E' arrivato Dybala, ottimo acquisto ma ripeto che i miei amici Beppe e Fabio non hanno badato a spese. Pagare un ragazzo quasi 40 milioni al primo anno da protagonista in A, in una squadra di medio livello è poco logico. A volte bisogna ricordarsi che i bianconeri hanno preso il centrocampista più forte del Mondo, Pogba, a zero e Pirlo è arrivato dopo che a Milanello lo hanno preso a pedate. Puoi pagare Dybala 40 milioni? No. O ti fa vincere da solo le prossime due Champions League o non rientrerai mai di questo investimento. A quanto lo vendi tra tre anni? A 70 milioni? La vedo dura. Ti serve per vincere lo scudetto? Lo vinceresti anche con Zaza e Berardi con questo andazzo. Quindi, ripeto, ottimo acquisto ma a cifre fuori mercato. La Juve va rinforzata in difesa (va bene Rugani), a centrocampo (voto Allan per la quantità di palloni recuperati) e in caso di trionfo a Berlino voto per la cessione di Pogba e l'addio di Tevez. Se vinci e quando vinci, l'anno dopo devi cambiare. Non facciamoci bendare gli occhi dai trionfi. L'Inter doveva farlo e non l'ha fatto.
Capitolo Napoli: la cosa più divertente dei napoletani è che loro sono autorizzati a sparare sulla loro squadra ma se lo fa un giornalista, non napoletano, lo infamano perchè non si può permettere di pronunciare "N.A.P.O.L.I."
Da troppi mesi, quasi un anno e mezzo, stiamo suonando le trombe per attirare attenzione. Alla fine di questo biennio di Benitez i conti tornano e, per fortuna, ci sono due grandi giudici per il calcio: il tempo e il rettangolo di gioco. Benitez non ha capito nulla del calcio italiano e del calcio Napoli. De Laurentiis ha aumentato il monte ingaggi, con l'arrivo dell'international Rafa, ma ha vinto molto poco rispetto a quello che aveva progettato, pensato e sognato. Il fallimento più grande resta aver "cannato" il preliminare di Champions League. L'altro grande fallimento di questo biennio è di non essersi mai neanche avvicinato alla Juventus per il sogno scudetto. L'Europa League doveva essere la scorciatoia per la Champions e l'urna gli aveva fatto un assist clamoroso: semifinale con il Dnipro. Come voler dire "tiè, quest'è a palla, la devi solo buttà int' a porta". Niente! Niente di niente! Fuori pure dall'Europa dei poveretti. Benitez ha bruciato Hamsik e nessuno glielo perdonerà. Se il Napoli raggiungerà un posto in Champions League non venitemi a dire che Benitez ha salvato la stagione perchè per la squadra che ha e per i soldi che ha speso non ha fatto neanche un quarto del suo dovere. Poi in un campionato povero come questo. Per il futuro si parla di Sogliano. Se De Laurentiis non capisce che nel calcio deve essere umile e far guidare la squadra ad un Direttore Sportivo esperto, il Napoli non andrà da nessuna parte. La Juventus era ripartita da Secco. Secco, dopo Modena e Padova, neanche lavora. Poi è ripartita da un veterano come Marotta e dopo il primo giro a vuoto è tornata grande. Il Napoli ha bisogno di gente esperta in una piazza difficile ed esigente come quella partenopea.
Inizia, questa settimana, un valzer di direttori sportivi ed allenatori da far venire i brividi. Se Sogliano va a Napoli, a Verona potrebbe finire Ceravolo. Se Angelozzi lascia lo Spezia (lì comandano i croati e Guido è catanese) potrebbe andare a Sassuolo. Se Cosentino resta a Catania, allora, Liotru può perdere le speranze che un elefante possa tornare a volare. A proposito, a chi mi chiede un commento su Catania-Cittadella: non commento, ho troppo rispetto per il lavoro del Direttore del Cittadella, Marchetti, non vorrei disturbare il suo operato in questa ultima settimana, dove si gioca la permanenza in serie B. Anzi, complimenti a Foscarini per la brillante vittoria di Catania. Siamo in Primavera e le piante del mio giardino sono tutte fiorite.
Andiamo sulle panchine: l'uccellino di Del Piero mi ha riferito di un forte pressing di Galliani su Antonio Conte. Il C.T. è stufo di allenare 4 volte l'anno e ha capito di aver fatto una fesseria. Vuole tornare per vincere una scommessa: rianimare questo Milan. Chiede qualche soldino ma Berlusconi preferirebbe dare due milioni in più a Conte, anzichè cambiare mezza squadra. Si spera nel miracolo del buon Antonio. E alla Nazionale chi ci va? Ho spiato il telefono di Carlo Tavecchio e, tra una banana e un sms a Belloli che recitava "Amigo mio, tranquillo devo pubblicamente bacchettarti per la tua frase sulle 4 lesbiche ma sappi che concordo, sti soldi ci farebbero comodo per comprare altri miei libri", ho intravisto una chiamata ad Alberto Zaccheroni. La Figc teme una decisione all'improvviso di Antonio Conte e per non farsi trovare completamente impreparata ha iniziato i sondaggi ed è partita da Zaccheroni.*
Chiusura dedicata alla Lega Pro. Complimenti, innanzitutto, al Presidente Macalli che viene attaccato una volta al giorno per 365 giorni all'anno. Lui non molla e, soprattutto, non manda tutti a quel bel paese. Vai Marione, falli crepare di invidia! La formula dei play off è assolutamente indovinata. Alt! Se sei coinvolto ti viene un infarto al minuto, porca miseria Marione potevi pensarne un'altra... Ma se non sei coinvolto è uno spettacolo. Da utente e da tifoso disinteressato. Il Bassano vince ai rigori contro la Juve Stabia, il Como manda a casa il Benevento al 90', il Pavia torna in Cina al 120' dopo la trasferta di Matera e ad Ascoli trionfa la Reggiana 2-4 al supplementare, con i marchigiani che chiudono in 8 e beccano il pari al 92'. Che divertimento questi play off ed eravamo solo ai quarti, partita secca da evitare ai malati di cuore.
La Supercoppa si è aperta con il 3-2 del Novara sulla Salernitana, confermando un trend. Il girone A era il più equilibrato e il più tecnico. Nel girone C c'era più agonismo, il girone B il meno competitivo. Voglio parlare del Benevento e dare un consiglio ad Oreste Vigorito. Inizialmente avevo un po' di antipatia nei suoi confronti, con il tempo mi è tornato simpatico, ci siamo anche sentiti al telefono e oggi pubblicamente mi sento di fargli i complimenti per la caparbietà. Ogni anno perde e rilancia. Perde e rilancia. Adesso credo, però, che Benevento stia diventando una barzelletta nel calcio italiano. Da anni spende e spande, costruisce la rosa in assoluto più forte di tutte e non raggiunge mai la serie B. Non conosco, fino in fondo, i problemi del Benevento ma è tangibile che ci vuole uno "Stregone" per allontanare il male. Vigorito non merita questi risultati. Paga bene, paga puntuale, paga le procure e investe tanto. Il calcio italiano ha bisogno di un Presidente così. Evidentemente Benevento non è la piazza giusta. Oreste non faccia l'ennesima follia. Non rilanci la prossima estate: cambi piazza e riparta dalla serie B. In fondo non è una vergogna ammettere una, dieci, cento sconfitte sportive. Non abbandoni il calcio ma non perda un altro anno buono per coronare il suo sogno. Con affetto...

*Per la Procura. La parte dedicata a Tavecchio e al messaggio a Belloli è frutto dell'immaginazione del giornalista, colpa del troppo caldo di maggio e della fantasia dello stesso. Il contatto con Zaccheroni è, invece, frutto della realtà!