Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

I meriti di Gattuso o i demeriti di Montella? Borussia-Atalanta, che spot per il calcio. Un po' meno il Napoli in Europa League. Rosa lunga alla Juventus, ma se si fanno tutti male...

I meriti di Gattuso o i demeriti di Montella? Borussia-Atalanta, che spot per il calcio. Un po' meno il Napoli in Europa League. Rosa lunga alla Juventus, ma se si fanno tutti male...TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
domenica 18 febbraio 2018, 00:002018
di Andrea Losapio
Nato a Bergamo il 23-06-1984, giornalista per TuttoMercatoWeb dal 2008 e caporedattore dal 2009, ha diretto TuttoMondiali e TuttoEuropei. Ha collaborato con Odeon TV, SportItalia e Radio Sportiva. Dal 2012 lavora per il Corriere della Sera

In sala stampa a Dortmund, con i gol di Europa League che scorrevano in sottofondo, alcuni giornalisti tedeschi paragonavano Cutrone a Inzaghi. "Ci somiglia, eh?". Non può essere che lui l'uomo copertina del Milan di Gennaro Gattuso. Lui, invece, assomiglia tanto al Pioli della scorsa annata all'Inter. Un normalizzatore che aveva il grande merito di inserire undici pedine in undici ruoli ben definiti. Nessun fuori ruolo, qualche accorgimento tattico, un 4-3-3 quasi scolastico, con otto titolari. Mancano le due fasce di difesa, che paradossalmente avrebbero due padroni in Conti e Rodriguez. E poi il centravanti, ma Cutrone sta incominciando a dare delle giuste rassicurazioni, anche sotto il profilo realizzativo. Così l'interrogativo può essere: durerà il Milan? Dal punto di vista economico è una squadra arrivata sesta con 230 milioni di euro di investimenti, quindi potenzialmente almeno su livello di Inter e Roma. L'Europa League può essere la giusta vetrina (e trofeo) per un Milan al primo anno dopo Berlusconi. Però va capito: più merito di Gattuso o più demerito di Montella, deludente nella prima parte di annata?

Nella sala stampa di Dortmund è poi arrivato un Gasperini arrabbiato per la sconfitta con il Borussia Dortmund. Probabilmente alla vigilia non sarebbe stato poi scontento del 3-2 finale, per come si è evoluta la partita un po' di amaro in bocca può legittimamente averlo. Da capire perché Antonio Conte non abbia mai schierato, in diciotto mesi, Michy Batshuayi, una sorta di nuovo Drogba per doti tecniche e potenza fisica. Il Signal Iduna Park, uno stadio tra i più belli del mondo, ha vissuto una gara intensa, divertente, con tanti gol e ancor più errori, da parte di entrambe le formazioni. Alla fine la qualità assoluta di Mario Gotze, entrato a mezz'ora dalla fine, ha tracciato il solco, pur lasciando tutto aperto per il ritorno.

Nella sala stampa di Dortmund, infine, c'erano le immagini di Napoli-Lipsia. Come sia andata a finire lo sanno tutti, ma sembrava quasi una scocciatura che non la seconda competizione europea per prestigio. Il Napoili non ha una panchina per colpa degli infortuni, di De Laurentiis, di Sarri e di chi fa il mercato. I colpevoli ci sono e hanno la loro percentuale di colpa, in una settimana che porta la notizia di 66 milioni di euro di utile tra Champions e Higuain. Tutto legittimo, sia ben chiaro, ma lamentarsi del fatturato per poi non sfruttare i buoni risultati per cercare di portarsi allo stesso livello della Juventus sembra tanto il giochino delle tre carte. Puntare sempre e solo su una competizione può essere redditizio (casualmente), ma è certo rischioso (sempre).

La Juventus, per dire, ha due squadre. Ma la sfortuna delle ultime settimane l'ha portata a una situazione molto simile a quella dell'anno scorso, con poche riserve e la panchina corta. Magari al ritorno, contro il Tottenham, rientreranno tutti e Allegri avrà qualche soluzione in più, soprattutto tra metà campo e attacco. Menzione finale per Cengiz Under, bravissimo in campo, tanto da siglare quattro gol nelle ultime tre partite. Se la Roma si è ripresa un posto in Champions il merito è anche un po' suo. E con lo Shakhtar può essere un altro bello snodo di una stagione che, nonostante tutto, non è ancora finita.