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Ibra: con Nesta e Maldini a Miami. Conte: torna a Torino, oppure Roma o Psg. Juve: tutto su Saponara. Milan: impossibile Tevez, dicembre decisivo

Ibra: con Nesta e Maldini a Miami. Conte: torna a Torino, oppure Roma o Psg. Juve: tutto su Saponara. Milan: impossibile Tevez, dicembre decisivo
sabato 14 novembre 2015, 00:002015
di Mauro Suma
Nato a Milano il 10 Maggio 1965; Giornalista Professionista dal 1994. Dopo le esperienze professionali di carta stampata (La Notte e Il Giorno) e televisive (Telelombardia, Telenova, Eurosport), dirige Milan Channel dal 16 Dicembre 1999.

Una settimana fa provavamo a scrivere che Ibra sarebbe rimasto al PSG o, carta canta, nel mondo del PSG. Proprio Zlatan in settimana ha confermato che per lui il calcio italiano è un capitolo chiuso e appartiene al passato. Gli Usa? Se c'è un progetto... Bene, glielo proporranno. Nasser Al Khelaifi, presidente del PSG, è un carissimo amico di Riccardo Silva, presidente del Miami FC, la squadra di Paolo Maldini e Alessandro Nesta. Quando ancora non era presidente del PSG, Al Khelaifi varava importanti sinergie televisive con il suo caro amico italiano Riccardo e seguiva il Milan nelle grandi notti di Champions League proprio al fianco sempre del suo amico Silva e più di una buona parola la spenderà con Ibra in direzione Miami. Vero che nello spogliatoio rossonero l'asse Nesta - Pirlo non impazzisse per Ibra e che prima della famosa trasferta di Bari del Novembre 2010 Nesta fosse più dalla parte di Onyewu che di Ibra, ma queste sono cose che si superano rispetto alla straordinaria possibilità di lanciare definitivamente Miami con la strepitosa reazione chimica Maldini-Nesta-Ibra.

Antonio Conte. Come Marcello Lippi Anche la Juventus sa cosa sono i ritorni e l'ipotesi, con un John Elkann più vicino e vigile sulle vicende della squadra e della società, di Conte nuovamente bianconero è sul tappeto. C'è anche, molto forte sul CT, la corte della Roma. E, già che ci siamo, la vecchia aspirazione di Conte ad andare alla conquista della Champions con un grande Club come il PSG. Ma l'idea di una Juventus con la quale rivincere, dopo essersene andato a malincuore, di una Juventus in cui Andrea Agnelli sia il presidente ma non il dominus e in cui la voce di Nedved sia più forte, fa parte dei possibili orizzonti dell'attuale guida azzurra.

La prima cosa che disse, a domanda, Allegri nell'estate 2013 su Riccardo Saponara fu: "Mi piace, sa giocare a pallone". E per uno come Max è una apertura importante. Quella frase torna di attualità. Perché la Juventus è tutta su Saponara. Con il suo progetto e i suoi osservatori. Ne vuol fare un Draxler italiano. E il Milan, che incassera' il 30 per cento dalla cessione di Riccardo, è alla finestra.

Una settimana fa provavamo a scrivere che Tevez al Milan era praticamente impossibile. Lo confermiamo, anche se vediamo che per importanti quotidiani l'operazione è diventata una "suggestione". Lo stato dell'arte. Il Milan non ha mosso un dito in direzione Tevez. Ma probabilmente qualche fischio è arrivato. E oggi Balotelli è alle prese con la pubalgia. Anche se, di circostanza, Tevez bianconero diceva che non era vero che Galliani fosse suo amico, nel calcio non ci sono permalosita' a questi livelli. Anche per non dare la sensazione a qualche feddayn che si stiano prendendo in giro i tifosi, la vicenda non muoverà un passo. Ma anche se dovesse esserci un millimetro di spazio operativo, sarà Dicembre il mese giusto, il mese decisivo, come lo era stato per Cerci esattamente un anno fa.